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MATERA – La rinuncia di Piergiuseppe Otranto all’incarico di portavoce del sindaco di Matera che svolgeva anche le funzioni di capo di gabinetto non arriva come un fulmine a ciel sereno.
Una voce che era nell’aria e che di fatto richiederà un intervento per rinforzare nuovamente lo staff del primo cittadino privato di una figura a cui era stato affidato il ruolo probabilmente più importante. Al di là delle motivazioni addotte che fanno riferimento a motivi personali e familiari che hanno spinto Otranto alla rinuncia vi è la sensazione chiara che qualcosa non abbia ben funzionato nella costruzione della “squadra” del primo cittadino oggetto di un lungo parto e di lunghissime critiche dalla nomina del portavoce a quella dell’addetto stampa e per continuare poi con i due collaboratori dell’ufficio di staff. Polemiche che si sono rincorse senza fine per un parto completato solo pochi mesi fa e ora è tutto, o quasi, da rifare.
E la rinuncia ad Otranto che non sarà effettiva prima del 1 di ottobre potrebbe essere solo il preludio ad un intervento corposo e inevitabile che il sindaco Bennardi dovrà fare nei prossimigiorni sulla giunta per rispondere alle esigenze nuove e agli equilibri diversi che si stanno manifestando in Consiglio comuale e per evitare altri passi falsi sul modello di quanto già avvenuto qualche settimana fa sui concorsi pubblici del Comune stesso.
Di Otranto oltre all’attenzione per l’evento del G20 si ricorderanno soprattutto le polemiche che la sua nomina ha portato con sè. La nomina di Otranto è stata osteggiata perchè considerata calata dall’alto, emanazione diretta del ministro Di Maio e soprattutto ha di fatto riunione in sè le funzioni di portavoce e capo di gabinetto senza avere alcun vincolo di subordinazione nel rapporto di lavoro con l’Amministrazione.
Ma questi sono stati argomenti di confronto in Consiglio comunale tra lo stesso Bennardi e la minoranza e polemiche che hanno visto alzarsi di molto i toni. Ora al sindaco toccherà ricostruire un mosaico che sembrava essere completo nei quattro ruoli strategici e che adesso dunque può essere nuovamente stravolto rientrando nel risiko delle nomine che probabilmente andrà in scena tra qualche settimana.
Anche perchè c’è da giurare che il sostituto di Otranto, così come era stato per la nomina, arriverà insieme al rimpasto di giunta e la data ultima del mandato del professore barese è già indicata nel 1 di ottobre. «Quando qualche giorno fa, nel corso di un colloquio privato, mi aveva anticipato le sue intenzioni, ho provato a farlo desistere ma, alla fine, ho compreso e condiviso le ragioni di carattere personale e familiare che sono alla base della scelta» ha scritto ieri Bennardi.
«Gli ho chiesto, tuttavia, di posticiparne gli effetti al 1° ottobre.

Il prof. Otranto, in questi mesi, mi è stato accanto con lealtà, dedizione e competenza, mostrando non comuni qualità umane e professionali.
Voglio, quindi, rivolgere un sentito ringraziamento per tutto quanto ha fatto per l’Amministrazione comunale, perché anche grazie al suo fondamentale contributo ed ai suoi suggerimenti, siamo riusciti a centrare obiettivi di grande rilievo, come, da ultimo, l’organizzazione del G20. Umanamente, come ho avuto già modo di sottolineare in diverse occasioni, mi lega a Piergiuseppe un rapporto di fiducia e stima, che nel tempo si è rafforzato».

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