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POTENZA – Ancora mezza giornata di attesa per sapere se i 3 richiedenti asilo bengalesi risultati positivi al covid 19, sabato sera, sono stati un caso isolato, o i primi di un temibile focolaio accesosi nel capoluogo (LEGGI).

E’ stato rinviato a questa mattina, infatti, l’esame degli oltre 40 tamponi diagnostici effettuati, ieri, ad altrettanti ospiti e operatori di due distinti centri di accoglienza di Potenza. Il primo allestito nell’ex Ferrhotel, poco distante dalla stazione inferiore, e il secondo nell’ex Hotel Vittoria, a rione Rossellino, che è dove si trovavano i 3 contagiati già accertati.

Fino ad allora dalla Prefettura è stato disposto un rafforzamento dei presidi di sicurezza davanti a entrambe le strutture, dove da 10 giorni sono ospitati una cinquantina di richiedenti asilo provenienti dal Bangladesh e sbarcati all’inizio del mese a Lampedusa. Isola su cui erano stati anche sottoposti a un test rapido, risultato negativo, prima del trasferimento in Basilicata.

Agli ingressi dei centri si sono visti, in particolare, i mezzi dell’Esercito, che dall’inizio della crisi accompagnano Polizia, Carabinieri e Guardia di finanzia nei loro servizi di controllo sul territorio. Una presenza rassicurante, in primis, per chi vive nei dintorni dei due centri di accoglienza, ma anche per il resto della cittadinanza, che nelle ultime ore è stata attraversata da un diffuso senso di insicurezza e diffidenza nei confronti degli extra-comunitari residenti in città. Anche quelli che sono a Potenza da anni e hanno vissuto qui l’emergenza e la quarantena, senza mai spostarsi né tornare ai loro paesi d’origine.

I 3 tamponi positivi sono emersi sabato da un gruppo di 10. La speranza, quindi, è che i nuovi test abbattano le proporzioni, altrimenti ci si potrebbe trovare davanti ad almeno una dozzina di nuovi casi.

I richiedenti asilo sarebbero stati comunque in isolamento cautelare fin dal loro arrivo in città. Pertanto i controlli su un’eventuale catena epidemiologica, al momento, risultano ristretti ai soli operatori del centro di accoglienza, che li hanno assistiti e adesso si trovano a loro volta in isolamento.

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