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L'azienda ospedaliera San Carlo di Potenza

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POTREBBE subire un brusco rallentamento l’attività operatoria all’interno dell’ospedale San Carlo di Potenza.

È questo l’effetto degli ultimi contagi che sono stati registrati tra il personale sanitario all’interno della struttura, e in particolare di medici e infermieri in servizio nel Dipartimento anestesia e rianimazione, da cui dipende, tra l’altro, anche il reparto di terapia intensiva. Lì dove di questi tempi vengono ricoverati i pazienti affetti da covid 19 bisognosi di cure più impegnative (ieri erano 12).

La carenza di personale disponibile per la copertura di guardie e urgenze rischia di provocare lo slittamento di una serie di interventi programmati almeno fino a metà dicembre.

In quei giorni, infatti, l’auspicio dei più ottimisti è che possano entrare in servizio i primi assunti tra i vincitori dell’ultima selezione bandita per reclutare gli anestesisti necessari all’azienda ospedaliera regionale. Fino ad allora, però, resta ancora da capire se in considerazione della situazione straordinaria verrà data occasione di saltare le ultime tappe della loro formazione a chi è entrato in graduatoria senza avere ancora finito la specializzazione.

Una nuova eventuale frenata dell’attività operatoria del San Carlo, se confermata, arriverebbe a meno di 5 mesi dalla lenta e difficile ripartenza della stessa, dopo i mesi del blocco di tutte le attività non salvavita disposto durante la prima fase dell’emergenza sanitaria.

Nei vari presidi ospedalieri dell’azienda ospedaliera regionale, all’epoca, si era arrivati a un arretrato di decine di migliaia di prestazioni di vario tipo, ambulatoriali e non. Quindi è occorso un impegno straordinario, in estate, per avviare un programma di recupero che in qualche settimana ha portato alla riprogrammazione delle prenotazioni già esistenti, e alla riapertura delle agende per le nuove prenotazioni.

Proprio questo lavoro, non più tardi di due settimane fa, era stato al centro del resoconto dell’attività svolta dal commissario straordinario dell’azienda ospedaliera, Giuseppe Spera, il cui incarico è in scadenza all’inizio di dicembre.

Nei suoi confronti, però, sul tavolo della giunta regionale ci sarebbe già il testo di una delibera di proroga.

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