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L'ospedale di Lagonegro

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LAGONEGRO (POTENZA) – Grazie all’operato dei personale in servizio al Pronto soccorso e all’ospedale di Lagonegro, la paura delle ore precedenti ha lasciato spazio al sollievo per come è stata curata una 90enne di Rivello. Ecco perché, dai familiari della donna, ci è stata manifestata grande soddisfazione e gratitudine in quanto, i sanitari, con un «esemplare buon comportamento», hanno salvato la vita della sofferente anziana attestando, «ancora una volta, grande professionalità».

Ma procediamo con ordine, partendo dal pomeriggio di giovedì scorso, quando, dopo un malore, la donna è stata accompagnata presso un pronto soccorso fuori regione, dove, dopo essere stata visitata, le è stato applicato un catetere prima di essere rimandata a casa. Tuttavia, durante la notte successiva, l’anziana ha accusato ancora gravi problemi clinici tanto da richiedere l’intervento d’urgenza del 118 che, arrivato a domicilio della paziente, l’ha immediatamente trasportata in ambulanza, appunto, al Pronto soccorso di Lagonegro.

Giunta a Lagonegro, la signora è stata subito ricevuta con «garbo, umanità e professionalità» da chi era di turno, segnatamente, i dottori: Francesco Barone, Antonio Vitale; Giovanni Minervino, primario responsabile del Reparto di Medicina dell’ospedale; Vincenzo Serrigno, ortopedico; Gaetano Ferraro; Alessandro Miceli; Rachele Pesce e Tullio Donato Addesso. I quali, dopo aver eseguito le specifiche indagini diagnostiche, le hanno riscontrato gravi patologie per le quali è stato deciso di trattenerla presso l’unità di Medicina, appunto diretta da Minervino, dove si trova  tuttora ricoverata per varie patologie.

«Vogliamo esprimere vivo apprezzamento e riconoscenza – fanno sapere ancora i familiari della 90enne – affinché questa segnalazione sia di esempio per tutto il personale delle strutture sanitarie operanti nell’ambito della Regione Basilicata, in modo che i cittadini abbiano fiducia nei medici lucani, evitando cosi di emigrare altrove per essere curati. Lo stesso apprezzamento va rivolto all’intero personale in servizio presso l’Ospedale di Lagonegro. Segnaleremo la loro professionalità, competenza e disponibilità anche al direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza».

Si potrebbe pensare che, in fondo, i medici abbiano semplicemente fatto il proprio dovere ma non è così anche perché, capire le reali condizioni di una persona in breve tempo, non deve essere affatto semplice e lo dimostra proprio il caso di questa donna. Siamo sempre pronti a scagliarci contro il sistema sanitario ad ogni disagio o difficoltà, ma, e per fortuna, in Basilicata non mancano testimonianze circa quella che potremmo definire “buona sanità”: come questa che abbiamo riportato. 

In questa vicenda l’efficienza è da mettere in relazione proprio con un nosocomio, appunto quello valnocino, che merita di essere potenziato quanto prima. Sembra che, circa quest’ultima eventualità, il 2022 possa essere l’anno giusto poiché si dovrebbe finalmente passare alla fase di progettazione esecutiva degli interventi di completamento ed adeguamento del nuovo Ospedale per Acuti di Lagonegro.  

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