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POTENZA – Ci sono 760 allacci abusivi alla rete fognaria di Maratea, di cui si sa da almeno un anno. Così come dell’inquinamento del torrente Fiumicello che nelle scorse settimane è stato denunciato da Legambiente, creando anche un notevole allarme tra villeggianti e operatori. Eppure in questi mesi il Comune della “perla del Tirreno” avrebbe fatto poco o nulla al riguardo.
E’ quanto denunciato pubblicamente, ieri, dall’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa (FdI), tornando sulla situazione nel borgo marinaro.
Questa volta Rosa non ha fatto sconti neanche a un altro meloniano come il sindaco Daniele Stoppelli. Quindi ha ricordato che «benché richieste da circa un anno», non sono ancora giunte al dipartimento Ambiente ed energia della Regione Basilicata «notizie», circa l’allaccio alla fogna di Maratea delle 760 utenze irregolari.


«Al fine di tutelare la cittadinanza e i turisti da rischio igienico sanitario, nonché la notorietà di Maratea quale area di balneazione incontaminata – ha aggiunto Rosa -, ho chiesto nuovamente al sindaco Stoppelli l’invio urgente in Regione di una dettagliata relazione di merito».


Nella lettera, trasmessa in copia all’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano – Alfonso Andretta e al Direttore Generale dell’Arpab – Antonio Tisci, l’assessore Rosa avrebbe richiamato anche le due precedenti richieste inviate al Comune di Maratea il 19 giugno e il 25 agosto dello scorso anno.
«In tali note – spiega l’ufficio stampa della Regione – l’assessore Rosa evidenziava come da rilievi dell’Acquedotto lucano del novembre 2019 risultavano 760 utenze, di cui 617 utenze domestiche, 60 commerciali e 83 altri usi, ancora non ancora correttamente allacciate alla rete fognaria e quindi con potenziali scarichi irregolari. Sempre lo scorso anno l’assessore Rosa sollecitava anche la Capitaneria di porto a intensificare le verifiche sulle imbarcazioni, potenziali responsabili della presenza in mare di scie di rifiuti, detriti e schiume».


«La necessità di tali controlli – sottolinea Rosa – scaturiva dalle risultanze di alcune analisi effettuate dall’Arpab. In queste si evidenziava il superamento di parametri di Escherichia coli e di Enterococchi presso il Torrente Fiumicello. In merito a tali presunte irregolarità chiedo la massima collaborazione istituzionale e che vengano subito presi gli opportuni provvedimenti per ristabilire la legalità».

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