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Il manager Imparato annuncia per lo stabilimento Stellantis di Melfi la costruzione di tre auto ibride in più. Anche se prevede per il 2025 un altro anno di sofferenza. “Piano Italia”, ruolo centrale per l’Italia, investimenti per 2 miliardi. «Il piano di produzione di ciascun sito copre fino al 2032»


Stellantis, l’attesa fumata bianca è arrivata ieri dal tavolo al Mimit. A Melfi saranno triplicati i volumi prodotti. «Nello stabilimento lucano abbiamo installato la piattaforma Stla-Medium, sulla quale produrremo a partire dal 2025 la nuova Jeep Compass, sia elettrica che ibrida, la nuova Lancia Gamma, la nuova DS n. 8 e la nuova DS7. Oggi voglio comunicarvi che tutti questi modelli (tranne DS n.8) saranno anche Ibridi, non solo elettrici, generando tre volte i volumi». Lo ha detto ieri al tavolo Stellantis a Roma Jean Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis.
L’atteso “Piano Italia”, illustrato dal manager francese, prevede un incremento complessivo dell’impegno di Stellantis in ognuno degli stabilimenti italiani, con piani produzione fino al 2032, 2 miliardi di investimenti e 6 miliardi di acquisti da fornitori italiani nel 2025.

LE NOVITA’

Tra le novità la nuova 500 ibrida e la seconda generazione di 500 elettrica a Mirafiori, la nuova Pandina a Pomigliano e versioni anche ibride di modelli elettrici Jeep, Lancia e DS prodotti a Melfi. Scelta che potrebbe riguardare anche la Giulia e la Stelvio già previste in versione bev su Stla Large a Cassino. A Pomigliano nel 2028 invece arriverà la Stella Small, la nuova piattaforma per veicoli compatti che sarà utilizzata per due nuovi modelli. L’orizzonte è anche relativamente lungo: «Ogni stabilimento (in Italia, ndr) ha un piano di produzione di modelli che coprono i prossimi anni e arrivano al 2032», ha spiegato Imparato.
Stellantis ha inoltre confermato la salvaguardia dei livelli occupazionali in linea con gli investimenti produttivi che verranno implementati, nonché avviando processi di inserimento, aggiornamento e riqualificazione delle persone del Gruppo. La casa automobilistica parteciperà ad Acea (l’associazione europea dei costruttori di automobili) al fine di contribuire a dar vita, assieme alle istituzioni nazionali ed europee, a un vero piano automotive in linea con quanto tracciato dal «non paper» del governo italiano.

PIANO STELLANTIS, LA LINEA DI IMPARATO

Uno dei cardini di questo piano di Stellantis, ha spiegato Imparato, è che non prevede aiuti pubblici: tutti gli investimenti sono finanziati con risorse proprie. Il top manager ha anche ricordato che Stellantis è il gruppo industriale che ha investito di più in Italia: 10 miliardi nel 2021-2025, che salgono a 40 miliardi considerati anche gli acquisti da fornitori operanti nel Paese
Il “Piano Italia” conferma poi anche il ruolo centrale di Torino: Mirafiori sarà sede della regione “Enlarged Europe”, centro globale della divisione veicoli commerciali, al momento unico sito al mondo per i test di sviluppo delle batterie elettriche e hub produttivo della nuova generazione della 500 ibrida e della futura 500 elettrica.

Il settore auto «è in una fase di profondi cambiamenti», per questo «il governo ha compiuto uno sforzo significativo, mettendo a disposizione del comparto e della filiera oltre un miliardo di euro nel 2025 per supportare le imprese nella transizione in corso», ha affermato invece il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso aprendo il tavolo.
«Oggi è una giornata seria, anche di alto livello. E’ il momento di fare squadra con l’Italia. Oggi abbiamo presentato in piano di sviluppo, non di difesa. Lo abbiamo fatto per ciascuna fabbrica. Il 2025 sarà duro, non lo nascondiamo. Ma tutti gli stabilimenti rimarranno attivi», ha concluso Jean-Philippe Imparato.

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