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Giannino Romaniello (a sinistra) durante i lavori della 2ª Commissione

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Lo ha chiesto la 2ª Commissione regionale dopo le audizioni del direttore dell’Ater Vincenzo Pignatelli, del dirigente dell’ufficio di gabinetto del presidente della Regione Gerardo Travaglio e del presidente dell’Associazione volontari sangue Nicola Stigliani

POTENZA – La seconda commissione permanente del Consiglio regionale della Basilicata ha esaminato la vicenda relativa alla sede di Potenza dell’Avis, «oggetto di una procedura di sfratto a seguito del mancato pagamento dei canoni di affitto». Nel corso della riunione, i commissari hanno ascoltato – secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa del Consiglio – il direttore dell’Ater, Vincenzo Pignatelli, il dirigente dell’ufficio di gabinetto del presidente della Regione, Gerardo Travaglio, e il presidente dell’Avis Potenza, Nicola Stigliani. In particolare, Travaglio ha annunciato la convocazione «per oggi (ieri – ndr) pomeriggio di un incontro» perché nel 2009 «la Regione Basilicata si impegnava a pagare il canone di locazione della sede dell’associazione» e «intendiamo tener fede all’impegno morale sottoscritto».

A oggi, la «morosità è di 250 mila euro» e l’Ater «ha inoltrato al Tribunale civile un’intimazione di sfratto per morosità”: Pignatelli ha infatti ricordato che «l’ultimo accredito da parte della Regione risale a luglio 2009 e dopo tante interlocuzioni dirette, atti ufficiali e diffide, l’Ater ha formalizzato le procedure per il recupero del credito: non essendoci stata opposizione al decreto ingiuntivo l’ufficio legale ha avuto mandato di proseguire e nell’ottobre 2016 è stato notificato lo sfratto per morosità convalidato dal tribunale di Potenza che ha fissato la data di esecuzione nel 10 aprile 2017». Stigliani ha poi spiegato che la ” convenzione con la Regione nel 2009 fu stipulata perché venne riconosciuto all’associazione un ruolo sociale ma anche un beneficio economico per la stessa regione. Chiediamo il rispetto di quanto stabilito dalla convenzione». 

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