X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Al 2 Torri la prima prova di regia dell’artista potentino: sul grande schermo la storia compositore cinquecentesco in anteprima nazionale

POTENZA – La colonna sonora è quella dei suoi famosi madrigali, con una scenografia fatta di alcuni degli angoli più belli della Basilicata, che hanno costellato la vita di Carlo Gesualdo (noto come Gesualdo da Venosa), il compositore lucano – nato a Venosa (Potenza) nel 1566 e morto a Gesualdo (Avellino) nel 1613 – a cui è dedicato «The Prince of Venusia», il film del regista Silvio Giordano proiettato ieri sera in prima nazionale a Potenza.

Si parte dal castello di Venosa, dove Gesualdo (interpretato dall’attore Fabio Pappacena) si è rinchiuso per passare gli ultimi anni della sua vita, passando per i vicoli medievali di Acerenza, in un’atmosfera surreale e introspettiva in cui il compositore rivede la sua vita attraverso flashback e pensieri ossessivi. Riaffioreranno i suoi ricordi da bambino, della sua educazione religiosa, fino all’omicidio della moglie Maria D’Avalos. Episodi drammatici che hanno segnato per sempre la sua vita, con cinque donne «spettrali», protagoniste del coro dei suoi Madrigali. Presenze misteriose che narrano il suo mondo interiore.

Tra afflizioni spirituali e macerazioni corporali Carlo Gesualdo cerca, attraverso la sua musica, la più alta forma di sublimazione del dolore. Il film è stato realizzato con fondi del Po-Fesr Basilicata 2007-2013 destinati a esordienti opere cinematografiche, attraverso l’Avviso Pubblico «Bando alla crisi», gestito dalla Lucana Film Commission, e sostenuto dalla Banca di Credito Cooperativo di Laurenzana e Nova Siri. 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE