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Foto di gruppo per il Cus Potenza Rugby e il Potenza Calcio

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Domenica 3 dicembre la BCC Basilicata, il Cus Potenza Rugby e il Potenza Calcio saranno testimonial del progetto del programma Special Olympics «Wear The Laces»

POTENZA – La BCC Basilicata, il Cus Potenza Rugby e il Potenza Calcio domenica 3 dicembre, saranno testimonial del progetto del programma Special Olympics “Wear The Laces“. Gli atleti delle due squadre, lo staff tecnico e i dirigenti, scenderanno in campo indossando i lacci rossi di Special Olympics con l’intento di “camminare fianco a fianco, legati da un fil rouge di amicizia, accettazione e rispetto, in una società più giusta e pienamente inclusiva”. I calciatori e i rugbisti, si uniranno così ai tanti campioni dello sport e personaggi dello spettacolo per testimoniare come un semplice oggetto possa essere un mezzo per promuovere l’integrazione sociale.

L’iniziativa è stata presentata alla stampa oggi, alla presenza del direttore generale della BCC Basilicata, Giorgio Costantino; del direttore provinciale Special Olympics Potenza, Rossella Centrone; del presidente del Cus Potenza Rugby, Giovanni Passarella; del presidente della Fir Basilicata, Michele Sabia; del presidente del Potenza Calcio, Salvatore Caiata, e i due vice presidenti, Maurizio Fontana e Antonio Iovino.

“Oggi vogliamo aggiungere un altro tassello importante nel mondo dello sport un legame fatto simbolicamente con i lacci di Special Olympics”, ha dichiarato in un messaggio Filippo Orlando, direttore regionale Basilicata Special Olympics. “Il giocare insieme, PlayUnified, oltre a vedere giocare insieme, nella stessa squadra, atleti con e senza disabilità intellettiva, può essere inteso, in senso più ampio, come una call to action: passarsi una palla significa aprirsi alla conoscenza delle disabilità intellettive, fare la propria parte per evitare il fenomeno dell’emarginazione. Significa abbattere ogni genere di barriera per contribuire alla costruzione di una generazione unita che elimini stereotipi e pregiudizi. Questo di oggi è un grande passo. Uniti e consapevoli che l’inclusione è possibile”, ha concluso Orlando.

“Da tempo sosteniamo associazioni che si occupano di disabilità e siamo convinti che lo sport, con i suoi principi basilari quali il rispetto dell’avversario, la tolleranza, il senso di appartenenza comune, lo spirito di gruppo, annulli le differenze, divenendo strumento di abbattimento delle barriere sociali”, ha dichiarato Giorgio Costantino, direttore generale della BCC Basilicata. “Con il Potenza calcio e il Cus Potenza rugby vivremo quindi una giornata all’insegna dell’inclusione, favorendo e incoraggiando lo scambio, la convivenza, la condivisione”.

“Siamo felicissimi di poter contribuire all’iniziativa voluta dalla BCC Basilicata a sostegno di Special Olympics – ha dichiarato Giovanni Passarella, presidente del Cus Potenza Rugby – L’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettive attraverso lo sport è un tema che ci tocca da vicino visto l’impegno profuso in questi anni nelle attività con i ragazzi disabili”. “Siamo onorati – ha aggiunto – di poter essere testimonial di Special Olympics insieme alla BCC Basilicata ed al Potenza Calcio. Scenderemo in campo domenica 3 dicembre, giornata internazionale delle persone con disabilità, indossando i “lacci rossi” e sperando che questi possano divenire un legame che accumuni le società e che ci renda capaci di essere un valido sostegno per i ragazzi disabili”, ha concluso Passarella.

“Il giuramento dell’atleta Special Olympics (Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze), è lo spirito con cui tutti dovrebbero affrontare lo sport e la vita – ha dichiarato Salvatore Caiata – Il messaggio che come Potenza Calcio vogliamo mandare, indossando domenica questi lacci rossi, è un messaggio di speranza e di fiducia ma anche di forza perché è con la tenacia e la determinazione che insieme, provando a superare ostacoli che spesso sembrano insormontabili, si può raggiunge la meta”.

La Campagna “Wear the Laces” è stata lanciata in occasione della European Basketball Week 2010. Autorità e testimonial li hanno indossati alla conferenza stampa e i giganti del basket durante le partite di Eurolega. Da allora i lacci rossi sono diventati un gadget imprescindibile per tutti i testimonial e i fan degli Atleti Special Olympics. 

Che cos’è Special Olympics.  Special Olympics è un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per le persone, ragazzi ed adulti, con disabilità intellettiva. Nel mondo sono oltre 170 i paesi che adottano il programma Special Olympics.   

Il giuramento dell’Atleta Special Olympics è: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”.       
Ogni anno una rappresentativa italiana viene chiamata a partecipare alternativamente ai Giochi Mondiali (Invernali o Estivi) o a quelli Europei. i suoi programmi sono adottati in più di 170 Paesi. Si calcola che nel mondo ci siano 4.427.447 Atleti più di 4.000.000 i membri di famiglie e 1.364.144 i volontari che ogni anno collaborano alla riuscita di 81.129 grandi eventi nel mondo. 

Special Olympics Inc è riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, così come il Comitato Paralimpico. Le due sono organizzazioni separate e distinte. Diverse le premesse, diversa la filosofia che muove le due organizzazioni. Mentre il Comitato Paralimpico opera coerentemente con i criteri  dei Giochi Olimpici con gare competitive riservate ai migliori, Special Olympics ovunque nel mondo e ad ogni livello (locale, nazionale ed internazionale), è un Programma educativo, che propone ed organizza allenamenti ed eventi solo per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità. Le manifestazioni sportive sono aperte a tutti e premiano tutti, sulla base di regolamenti internazionali continuamente testati e aggiornati.  

Mission.  La missione di Special Olympics è di promuovere gli allenamenti e la pratica dello sport olimpico per individui con disabilità intellettive, dando loro continue opportunità di sviluppo fisico e psichico, facendo loro dimostrare coraggio, capacità, e creando sempre nuovi motivi per gioire insieme alle proprie famiglie, ai propri amici e a tutta la comunità. Il fine ultimo di Special Olympics è quello di dare, alle persone con disabilità intellettive, la possibilità di diventare cittadini utili alla società e quindi accettati, apprezzati, e rispettati dall’intera comunità.     

La convinzione di Special Olympics è che il programma sportivo e le competizioni che propone aiutino le persone con disabilità intellettive a migliorarsi fisicamente e crescere mentalmente, socialmente e spiritualmente.          
Special Olympics crede che la competizione tra persone con uguali abilità è il miglior modo per testare le proprie capacità atletiche, misurare i propri progressi ed aspirare ad una crescita. 

 

Lo spirito di Special Olympics trascende, così come fa la disabilità, tutte le razze, le nazionalità, i confini geografici, le età o le religioni.

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