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AVIGLIANO (PZ) – Si è tenuta domenica nelle vie del centro storico di Avigliano, la prima “Stra-Avigliano”: percorso podistico di 10 km, organizzato da un comitato di amatori e appassionati di corsa. 

Tradizione, sport, cultura, devozione, si sono incrociati per dar vita, non ad una semplice gara, ma ad un vero e proprio movimento culturale fondato sullo sport e sulla sua capacità aggregativa. 

Il percorso, lungo 10 km, è partito da piazza Gianturco, è si è snodato in 4 giri tra i vicoli del borgo, per chiudere nella stessa piazza con una grande festa di popolo in cui la cittadinanza ha partecipato numerosissima alla premiazione e alle degustazione di prodotti a km 0 che è stata allestita all’arrivo. 

Dal comitato fanno sapere che hanno partecipato “oltre 250 persone a questa prima edizione, con un dato particolare: 136 iscitti alla gara competitiva e 89 alla passeggiata non competitiva. Numeri che lasciano intravedere una voglia di confrontarsi e di attirare tanti appassionati, in un percorso che potrebbe costituire un appuntamento fisso nel panorama podistico regionale.” 

“Quello che abbiamo fatto”, continua il comitato, “è dare voce ad una comunità che sta crescendo ed ha voglia di sperimentare nuove forme di aggregazione. Già stiamo pensando a come poter lavorare per disegnare un percorso in più tappe, che possa congiungere Avigliano a Matera2019, in una logica di scoperta del patrimonio artistico e culturale, partendo dalla organizzazione di una serie di gare all’interno dei borghi lucani, che in questo modo potrebbero costituire un vero volano di attrazione anche nazionale, attirando partecipanti ma anche famiglie e amici non appasionati di corsa ma di arte, che possano sfruttare l’occasione per scoprire le bellezze nascoste del territorio, in piena linea con la logica di costruzone della figura dell’abitatnte culturale, disegnata nel dossier Matera2019”. 

Per la gara competitiva i vincitori sono stati: Hicam Boufars e Rossana Lovaglio. 

Per la non competitiva i vincitori sono stati: Gianni Rosa e Vita Labella. 

“Siamo davvero orgogliosi” continua il comitato, “di aver visto un’intera comunità partecipare all’iniziativa, nonostante i disagi creati (tutto il centro storico è rimasto chiuso alla circolazione per consentire lo svolgimento della gara). Questo vuol dire che quando si lavora per una giusta causa, la popolazione risponde positivamente e in maniera collaborativa. È questo il modo, secondo noi, di interpretare lo sport e le iniziative di coinvolgimento dal basso, per dare nuovi stimoli e creare le condizioni per una crescita sociale condivisa” 

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