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In cinque avrebbero manipolato (o tentato di farlo) 53 partite di serie A, B e Lega Pro nella stagione 2012/2013

CREMONA – L’ex dirigente del Pergocrema, Salvatore Antonio Intilisano, l’ex centrocampista del Potenza, Simone Grillo, oggi consulente di mercato per la Triestina, Cosimo Rinci, in arte Charlie, team manager del Riccione Calcio, profondo conoscitore del mondo del pallone, Salvatore Spadaro “il vecchio” inserito nel sottobosco delle scommesse, e il cinese Wang Yu Qiu, “Massimo”, come si faceva chiamare in italiano, comproprietario di una lavanderia a Desio: per tutti l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata a manipolare o tentare di manipolare 53 partite (stagione 2012/2013) di serie A (Palermo-Inter: 1-0; 28 aprile 2013, Parma -Atalanta: 2-0; 5 maggio 2013), serie B e Lega Pro. Nel capo di imputazione si ritagliano i ruoli di ciascuno.

Per l’accusa, nell’ambito del processo sul calcioscommesse in corso al Tribunale di Cremona, Wang Yi Qiu era il finanziatore dell’associazione. Avrebbe messo a disposizione il denaro per scommettere sulle gare dall’esito concordato. Nel dicembre del 2013, gli inquirenti gli sequestrarono un’agendina sulla quale c’era un lungo elenco di partite, oltre ad una serie di annotazioni scritte in cinese. Per l’accusa, Rinci, sfruttando la sua introduzione negli ambienti calcistici, avrebbe preventivamente informato Spadaro dei risultati che avrebbero avuto le partite di calcio «a seguito di corruzione da loro stessa favorita» o «di accordi tra le squadre».

Mentre Intilisano, «già responsabile amministrativo della fallita società calcistica Pergocrema 1932 srl e già coinvolto in illeciti concernenti l’incontro Pergocrema-Trapani del 2011», avrebbe intrattenuto con Rinci numerose conversazioni telefoniche relative alla manipolazione delle partite. In un colloquio tra Rinci e Intilisano del 10 maggio 2013, c’è il tariffario per aggiustare una gara di serie B: 200-300mila euro. Oltre al prezzo per comperarsi giocatori e un surplus di 70mila euro da pagare per ottenere l’avallo dell’allenatore.

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