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di SAVERIO PUCCIO
Un modello di sviluppo economico basato sulla cultura. Nasce con questa visione la qualificazione e valorizzazione del Sistema museale regionale, illustrato oggi a Catanzaro in una conferenza stampa dell’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri.
Gli obiettivi fissati dalla Regione, come ha precisato l’assessore, seguono tre linee di intervento: il rispetto degli standard Icom, l’acquisto di collezioni e la realizzazione della rete di musei. Tutto questo, con un investimento di 6,6 milioni di euro, elargiti grazie ad un bando emanato a settembre del 2011 e la cui graduatoria è stata pubblicata nei giorni scorsi. Per il bando sono pervenute 84 domande e solo 18 sono state quelle approvate.
“Abbiamo voluto seguire criteri specifici – ha detto Caligiuri – puntando sull’efficacia del progetto, sull’efficienza attuativa e sulla qualità progettuale. In tempi di crisi economica, l’assessorato alla Cultura sta mettendo in campo risorse importanti e preziose”. Gli interventi finanziati riguardano il museo civico di Taverna per Arte moderna e contemporanea (250 mila euro); il museo civico di Altomonte per arte sacra (182 mila euro);il museo del presente di Rende per arte contemporanea (250 mila euro); il museo dei Bretti e degli Entri di Cosenza per il museo archeologico (250 mila euro); la Pinacoteca civica di Reggio Calabria per la pinacoteca (250 mila euro); il museo dell’arte dell’Otto e Novecento di rende per arte contemporanea (250 mila euro); il museo della memoria del Campo Ferramonti per il museo storico della Shoah (178 mila euro); la rete mussale Palmi Seminara per il museo etnografico e folkloristico (156 mila euro); il museo della Certosa di Serra San Bruno per il museo ecclesiastico; il museo diocesano di Squillace (178 mila euro); il museo diocesano di Crotone (225 mila euro); il complesso monumentale del S.Giovanni di Catanzaro (225 mila euro); il museo di arte contemporanea di Acri (250 mila euro); il piccolo museo San Paolo di Reggio Calabria (250 mila euro); il museo dei Brettii e del mare di Cetraro (176,4 mila euro); il Marca di Catanzaro (250 mila euro); il museo narrante dell’emigrazione “La nave della Sila” (225 mila euro); la rete museale di Squillace, Stalettì e Montauro (360 mila euro); la rete tra i musei di Palmi e Seminara.

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