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di NELLO RUELLO
Carissimo direttore,
mi complimento per la lodevole e sensibile iniziativa, che condivido e sottoscrivo, come testimone di giustizia, che sulla propria pelle ha conosciuto e provato cosa vuol dire denunciare e dire basta agli ‘ndranghetisti. Comprendo perciò quale sia stato il loro tormento prima di ribellarsi allo strapotere della ‘ndrangheta, e quale la sensazione di liberazione dopo la loro denuncia, purtroppo finita nel peggiore dei modi, ossia con la morte, per mano dei loro aguzzini. Possa essere l’8 Marzo, festa delle donne, un esempio di riscatto e di speranza , per tutte le donne che sono oppresse dall’ antistato calabrese, che ha ormai invaso come una tumore maligno tutta l’ Italia. La forza della ‘ndrangheta viene alimentata solo dal silenzio della gente comune, è importante gridare con convinzione la nostra rabbia e il nostro NO alla loro oppressione.

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