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POTENZA – Si chiama “It’s Getting Better! Cinquant’anni di Beatles” la mostra inaugurata, ieri mattina a Potenza, presso la Sala convegni della Biblioteca Nazionale, nel capoluogo di regione. 

L’esposizione, presentata dal direttore della Biblioteca Franco Sabia, dal collezionista ed esperto di Beatles Pippo Basile, da Michele Frascolla e Marianna Tamburrino, rispettivamente amministratore e vice presidente del Manteca Club, e intervallata dalle incursioni musicali nel repertorio beatlesiano del chitarrista Gianfranco Summa, resterà visitabile nei locali  della Biblioteca, in via del Gallitello 100,  per i prossimi due mesi ed avrà un’appendice, nei giorni 11, 12 e 13 settembre 2013, presso il Manteca Club di Villa Gaetani D’Aragona, in via Nicola Vaccaro 127. 

«Si tratta della prima iniziativa del genere nel Mezzogiorno d’Italia – hanno spiegato gli organizzatori -di una manifestazione che vuole essere insieme di buon auspicio per il futuro delle giovani generazioni e celebrativa dei 50 anni dall’uscita del primo Lp dei Beatles: la celebre rock band di Livepool che ha cambiato i costumi musicali, e non solo, di una intera generazione». «La ragione che ha convinto la Biblioteca nazionale di Potenza a collaborare ed ospitare un evento del genere -ha spiegato il direttore Franco Sabia- è la possibilità che questo offre di analizzare, in ogni dettaglio il fenomeno Beatles sia per l’impatto sulla musica pop e rock, che per l’influenza sul costume e sulla moda dell’epoca».

Le iniziative di “It’s Getting Better!”, è emerso ancora nel corso della conferenza stampa, sono state pensate e strutturate su due livelli che, seppur distinti, sono strettamente legati. Una è presso la Biblioteca nazionale, dove è visitabile la mostra documentaria, discografica (con oggetti provenienti da Italia, Inghilterra e Usa ndr) e di memorabilia originali; l’altra presso il Manteca Club di Villa Gaetani D’Aragona dove sarà possibile, tra l’11 e il 13 settembre prossimi, partecipare ad una grande festa finale tra mostre, incontri con autori, musica dal vivo, cineforum e performance varie che arricchiranno il cartellone.

«I quattro ragazzi di Liverpool – ha sottolineato Pippo Basile parlando della mostra e dei suoi protagonisti- restano, ancora oggi, grandi interpreti e precursori del cambiamento socio-antropologico degli anni Sessanta. Una band che con la sola forza della musica ha segnato la nascita della moderna industria dei concerti dal vivo, ma soprattutto della cultura giovanile di massa». Per capire quanto furono, e in molti casi sono tutt’ora, mitizzati i Beatles basta guardare il materiale prodotto in quegli anni ed esposto, attualmente, a Potenza. Magliette, spille, cappelli, saponi, parrucche, scarpe, lampade, (per citare solo una minima parte dell’oggettistica a loro dedicata) diventati negli anni veri e propri oggetti di culto e da collezione.

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