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di FRANCESCO ALTAVISTA
GRASSANO –  Passionale e mediterranea tanto da farle   vincere il provino per interpretare il ruolo femminile della bella Beatrice (poi assegnato alla Cucinotta)  nel film  “Il Postino”;  diciassette dischi di platino e quattro di oro, Mietta di certo non è un’artista comune, come insolita e particolare  è la sua voce  rispolverata ultimamente dal fortunatissimo programma di Rai Uno “ Tale e quale show”.  Sarà  nel centro storico di Grassano questa sera, alle 21.30, con un concerto festa per i suoi 25 anni di carriera nell’ambito del tour “25 Mietta”. E’ la seconda data in terra di Basilicata per la bella tarantina che  piace sempre di più (13 mila fan sulla sua pagina facebook),  in modo particolare ai lucani  che  già a Rapone hanno cantato con lei i suoi successi.  Ma la scaletta di Mietta non comprenderà solo i suoi successi  come “Vattene amore” cantata in coppia con Minghi nel Sanremo del 1990, ma anche “Sogno” , “ Canzoni”  e “Cuore”;  ci saranno importanti cover, certamente almeno un omaggio a Mia Martini che nel festival del 1988 si dice volesse farle cantare “Almeno tu nell’Universo” : in scaletta dovrebbe esserci   “E non finisce mica il cielo”.   Una voce “da soprano drammatico” come la definì Mina  può con acutezza ed emozione attraversare 25 anni di musica  in modo talmente coinvolgente che in concerto sembra che insieme a lei il mondo attorno si stia muovendo incantato ed ipnotizzato dalla sua bellezza. Certo sarà il tormentone  “Dudu dadadà”   con tanto di  “gattino annaffiato” a  irrompere in testa  come l’ospite divertente che a forza di ripetere battute diventa nauseante, ma  le cover  “Lei” di Aznavour , “Dedicato” di Fossati , “ Adagio” di Albinoni e  “Ancora ancora ancora” di Mina unite al grande repertorio dell’artista, formato da ben dieci album, daranno filo da torcere al martellante tormentone.  Nel 2011 per Mietta l’ultimo album  “ Due soli”  realizzato insieme al suo compagno Davide  che porta un cognome importante essendo il figlio dell’ex frontman de  Le Orme, Aldo Tagliapietra. E’ un disco affascinante, niente di grandioso ma  le atmosfere, il sound fa trasparire  la profonda sensibilità artistica  di Mietta che ha collaborato per la realizzazione dell’album anche con  Niccolò Agliardi, Emiliano Cecere,  Kaballà, Saverio Grandi ed Ania. In scaletta a Grassano non dovrebbe mancare la title track “Due soli”, un brano molto dinamico che mostra la passione  in un intenso atto d’amore carnale. “Fotografie” potrebbe essere una gradita sorpresa,  il pezzo  in pratica è un assaggio musicale del primo romanzo scritto da Mietta  dal titolo “L’albero delle giuggiole”. Poesia e carne, passione e  anima  si intrecciano anche nello stile di Mietta  che saprà certamente coinvolgere  la platea di Grassano, lei che sa cosa significa stare su un palco ed omaggiare chi ha davanti  25 anni di carriera, il problema del pubblico sarà solo quello di non innamorarsi troppo di lei.  

GRASSANO –  Passionale e mediterranea tanto da farle   vincere il provino per interpretare il ruolo femminile della bella Beatrice (poi assegnato alla Cucinotta)  nel film  “Il Postino”;  diciassette dischi di platino e quattro di oro, Mietta di certo non è un’artista comune, come insolita e particolare  è la sua voce  rispolverata ultimamente dal fortunatissimo programma di Rai Uno “ Tale e quale show”.  Sarà  nel centro storico di Grassano questa sera, alle 21.30, con un concerto festa per i suoi 25 anni di carriera nell’ambito del tour “25 Mietta”. 

 

E’ la seconda data in terra di Basilicata per la bella tarantina che  piace sempre di più (13 mila fan sulla sua pagina facebook),  in modo particolare ai lucani  che  già a Rapone hanno cantato con lei i suoi successi.  Ma la scaletta di Mietta non comprenderà solo i suoi successi  come “Vattene amore” cantata in coppia con Minghi nel Sanremo del 1990, ma anche “Sogno” , “ Canzoni”  e “Cuore”;  ci saranno importanti cover, certamente almeno un omaggio a Mia Martini che nel festival del 1988 si dice volesse farle cantare “Almeno tu nell’Universo” : in scaletta dovrebbe esserci   “E non finisce mica il cielo”.   Una voce “da soprano drammatico” come la definì Mina  può con acutezza ed emozione attraversare 25 anni di musica  in modo talmente coinvolgente che in concerto sembra che insieme a lei il mondo attorno si stia muovendo incantato ed ipnotizzato dalla sua bellezza. Certo sarà il tormentone  “Dudu dadadà”   con tanto di  “gattino annaffiato” a  irrompere in testa  come l’ospite divertente che a forza di ripetere battute diventa nauseante, ma  le cover  “Lei” di Aznavour , “Dedicato” di Fossati , “ Adagio” di Albinoni e  “Ancora ancora ancora” di Mina unite al grande repertorio dell’artista, formato da ben dieci album, daranno filo da torcere al martellante tormentone.  

Nel 2011 per Mietta l’ultimo album  “ Due soli”  realizzato insieme al suo compagno Davide  che porta un cognome importante essendo il figlio dell’ex frontman de  Le Orme, Aldo Tagliapietra. E’ un disco affascinante, niente di grandioso ma  le atmosfere, il sound fa trasparire  la profonda sensibilità artistica  di Mietta che ha collaborato per la realizzazione dell’album anche con  Niccolò Agliardi, Emiliano Cecere,  Kaballà, Saverio Grandi ed Ania. 

In scaletta a Grassano non dovrebbe mancare la title track “Due soli”, un brano molto dinamico che mostra la passione  in un intenso atto d’amore carnale. “Fotografie” potrebbe essere una gradita sorpresa,  il pezzo  in pratica è un assaggio musicale del primo romanzo scritto da Mietta  dal titolo “L’albero delle giuggiole”. Poesia e carne, passione e  anima  si intrecciano anche nello stile di Mietta  che saprà certamente coinvolgere  la platea di Grassano, lei che sa cosa significa stare su un palco ed omaggiare chi ha davanti  25 anni di carriera, il problema del pubblico sarà solo quello di non innamorarsi troppo di lei.  

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