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di LORENZO ZOLFO
VENOSA- Nell’ambito dell’iniziativa “Sulle tracce di Geualdo”, organizzata dal consorzio “Recuperiamo la chiesa di San Domenico” (composto da 5 associazioni, Accademia dei Rinascenti, “Luigi Tansillo”, complesso bandistico G.Albergo città di Venosa, Carlo Gesualdo e parroco pro-tempore Cattedrale)  nel loggiato del Castello Pirro del Balzo, si è esibita l’associazione Arkestra di Rionero in Vulture diretta da Donato Pitoia. L’Arkestra ha presentato il progetto “Black Theater Orchestra”, ideato e realizzato nell’ambito dei laboratori di sperimentazione svolti al teatro “La Piccola” di Rionero nei mesi scorsi. Il risultato finale del laboratorio è stato un sofisticato percorso nel mondo della “musica per immagini” suonata da sette chitarre elettriche (Davide Gioiosa, Antonio Tucci, Umberto Calice, Mariano Carriero, Marcello Luca Longo, Ivan Imbriani, Antonio Pierro, Donato Larotonda e Antonio Libutti), che si sono cimentate a musicare un video con disegni animati tratto da un racconto di Fedor Michajlovic Dostoevski “Il sogno di un uomo ridicolo”. Un’esperienza suggestiva con musiche originali a cura di Donato Pitoia. Una seconda parte ha trattato pensieri tratti da Pier Paolo Pasolini e musicati, dal titolo: “Per testimoniare lo scandalo”, (alla chitarra elettrica Donato Pitoia, al sintetizzatore e al clarinetto, Daniele D’Alessandro, voce narrante Vincenzo Di Bernardo) uno spettacolo che parla all’Italia dell’Italia stessa, attraverso le parole lucide, crude, taglienti, oneste e commoventi di Pasolini, alle quali si sono affiancate le poliedriche sonorità dei musicisti che hanno reso il clima emotivo sempre nuovo, mai scontato, accuratamente evocato e poi stravolto, ed i timbri vocali della voce di Vincenzo Di Bernardo, che alle volte fa da cassa di risonoanza ed altre da contrappunto alle poesie ed ai testi di Pasolini.
 Gli artisti si sono limitati a trasmettere sound e momenti analogici. Ospite della serata, presentata da Mario Evangelista, un componente del Consorzio Recuperiamo San Domenico , il M° di chitarra Marco Salcito che in questi giorni a Venosa sta effettuando corsi di perfezionamento a ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia nell’ambito della ricorrenza dei 400 anni dalla morte di Carlo Gesualdo da Venosa: «LOa chiesa Madonna delle Grazie, dove sto facendo corsi di perfezionamento per chitarra è magnifica. Si respira un’aria solare, sia per la struttura che per la gente presente. Venosa è una cittadina che non ha nulla da invidiare a Jesolo e Spoleto. A Natale prometto di ritornare per offrire gratuitamente un concerto pro-recuperiamo San Domenico».

VENOSA- Nell’ambito dell’iniziativa “Sulle tracce di Geualdo”, organizzata dal consorzio “Recuperiamo la chiesa di San Domenico” (composto da 5 associazioni, Accademia dei Rinascenti, “Luigi Tansillo”, complesso bandistico G.Albergo città di Venosa, Carlo Gesualdo e parroco pro-tempore Cattedrale)  nel loggiato del Castello Pirro del Balzo, si è esibita l’associazione Arkestra di Rionero in Vulture diretta da Donato Pitoia.

 

 L’Arkestra ha presentato il progetto “Black Theater Orchestra”, ideato e realizzato nell’ambito dei laboratori di sperimentazione svolti al teatro “La Piccola” di Rionero nei mesi scorsi. Il risultato finale del laboratorio è stato un sofisticato percorso nel mondo della “musica per immagini” suonata da sette chitarre elettriche (Davide Gioiosa, Antonio Tucci, Umberto Calice, Mariano Carriero, Marcello Luca Longo, Ivan Imbriani, Antonio Pierro, Donato Larotonda e Antonio Libutti), che si sono cimentate a musicare un video con disegni animati tratto da un racconto di Fedor Michajlovic Dostoevski “Il sogno di un uomo ridicolo”. 

Un’esperienza suggestiva con musiche originali a cura di Donato Pitoia. Una seconda parte ha trattato pensieri tratti da Pier Paolo Pasolini e musicati, dal titolo: “Per testimoniare lo scandalo”, (alla chitarra elettrica Donato Pitoia, al sintetizzatore e al clarinetto, Daniele D’Alessandro, voce narrante Vincenzo Di Bernardo) uno spettacolo che parla all’Italia dell’Italia stessa, attraverso le parole lucide, crude, taglienti, oneste e commoventi di Pasolini, alle quali si sono affiancate le poliedriche sonorità dei musicisti che hanno reso il clima emotivo sempre nuovo, mai scontato, accuratamente evocato e poi stravolto, ed i timbri vocali della voce di Vincenzo Di Bernardo, che alle volte fa da cassa di risonoanza ed altre da contrappunto alle poesie ed ai testi di Pasolini.

 Gli artisti si sono limitati a trasmettere sound e momenti analogici. Ospite della serata, presentata da Mario Evangelista, un componente del Consorzio Recuperiamo San Domenico , il M° di chitarra Marco Salcito che in questi giorni a Venosa sta effettuando corsi di perfezionamento a ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia nell’ambito della ricorrenza dei 400 anni dalla morte di Carlo Gesualdo da Venosa: «LOa chiesa Madonna delle Grazie, dove sto facendo corsi di perfezionamento per chitarra è magnifica. Si respira un’aria solare, sia per la struttura che per la gente presente. Venosa è una cittadina che non ha nulla da invidiare a Jesolo e Spoleto. A Natale prometto di ritornare per offrire gratuitamente un concerto pro-recuperiamo San Domenico». 

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