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8 minuti per la lettura

A Matera “L’ironia creativa da Duchamp a oggi”
Lezioni  d’arte contemporanea
con Francesco Cascino 
di FRANCESCO ALTAVISTA
MATERA –   Una città che si vuole definire capitale della cultura europea deve essere pronta a capire i messaggi che arrivano dall’arte. A partire da oggi alle 15.30 per tre giorni fino a domenica alle 14, ci sarà per la prima volta nella Città dei Sassi:  l’“ABContemporary – The Update Meeting” , una tre giorni di workshop e seminari sull’arte contemporanea.  L’evento organizzato dall’associazione “Arteprima No Profit” in collaborazione con “ ARTErìa – Matera” e patrocinato dal Comune di Matera e dal Comitato Matera 2019, si terrà all’hotel “Corte San Pietro” nel cuore dei Sassi. In anteprima rispetto ai tre giorni, sul tema dell’ “L’ironia creativa da Duchamp a oggi” a cura di Dario Carmentano, per il Quotidiano della Basilicata, il direttore artistico dell’evento Francesco Cascino si concede ad un’intervista. 
Francesco, in cosa consiste l’ ABContemporary – The Update Meeting?
«Il docente sarà  Dario Carmentano e  racconterà tutto il ‘900  partendo dall’inizio del secolo. Il seminario interattivo parte da Duchamp e da tutti quegli artisti concettuali che hanno inteso indagare la realtà attraverso l’ironia da una parte e l’indagine sui segni del passaggio dell’uomo dall’altra. La gente fa un corso di formazione o di aggiornamento a seconda del livello che ha, su quello che l’arte non solo ha espresso per se stessa ma su quello che l’arte ha generato in termini di conseguenze politiche, filosofiche, sociali, professionali ed imprenditoriali». 
In qualche modo si può affermare che questo evento mostrerà che l’arte non è staccata dalla società, come cosa astratta, ma ne fa parte da protagonista? 
«Esatto. Moltissime volte l’arte anticipa i fenomeni sociali, male che vada, li descrive. Se  sei  un imprenditore vieni al seminario, per  vedere come i futuristi hanno sviluppato la civiltà industriale. Il mondo ci invidia questo. Le industrie tedesche sono più forti delle nostre ma sono rigide. Le industrie italiane per quanto sembrino più deboli, in realtà hanno un motore con una marcia in più, la creatività che viene dall’arte». 
Quale è il senso o il motivo di organizzare questo tipo di manifestazione a Matera?
«Due motivi. Il primo generico. Siamo un’associazione culturale che si occupa di inclusione sociale. Oggi l’arte è criptica e deve rimanere tale perché in caso contrario non è feconda ma deve anche essere divulgata, facciamo formazione per questo, per allargare. Il secondo motivo è più specifico: se Matera  dovesse vincere ad oggi è impreparata a cogliere i linguaggi criptici come d’altra parte lo è tutta l’Italia. Per una volta in barba al turismo del degrado, abbiamo  pensato ai materani». 
E’ successo all’arte quello che è accaduto alla filosofia quando alla fine dell’800 la scienza cancellando alcuni misteri, aveva messo in dubbio, in qualche modo  la sua credibilità ? Che rapporto ha l’arte contemporanea con la scienza?
«Il rapporto con la scienza è di tipo metodologico ed ad un certo punto diventa esoterico, esattamente come l’origine della scienza. In molti casi si tratta di  arte concettuale, arte  che  allarga la percezione alla mente e induce a dei ragionamenti che però sono completamente folli ed è per questo che si trovano nuovi campi». 
Come si coniuga  questo tipo di arte che guarda  quindi al metodo  scientifico  con l’ arte povera e  antica di Matera?
« Intanto c’è sempre stata un’arte contemporanea. Nel workshop ci saranno delle magnifiche diapositive dove Dario mostrerà i camminamenti sulle Murgie. Senza conoscenza delle radici non c’è futuro. Quello che Carmentano cercherà di ridare ai cittadini materani in termini di consapevolezza sono per esempio questi famosi passaggi delle Murgie che lui sa leggere  e che insegnano a guardare il presente».
Concludiamo. Cosa è per lei la Bellezza?
 «La Bellezza è l’emozione della scoperta, l’ide geniale che mi racconta la realtà come mai l’avevo vista prima». 
  

MATERA –   Una città che si vuole definire capitale della cultura europea deve essere pronta a capire i messaggi che arrivano dall’arte.  A partire da oggi alle 15.30 per tre giorni fino a domenica alle 14, ci sarà per la prima volta nella Città dei Sassi:  l’“ABContemporary – The Update Meeting” , una tre giorni di workshop e seminari sull’arte contemporanea.  L’evento organizzato dall’associazione “Arteprima No Profit” in collaborazione con “ ARTErìa – Matera” e patrocinato dal Comune di Matera e dal Comitato Matera 2019, si terrà all’hotel “Corte San Pietro” nel cuore dei Sassi. In anteprima rispetto ai tre giorni, sul tema dell’ “L’ironia creativa da Duchamp a oggi” a cura di Dario Carmentano, per il Quotidiano della Basilicata, il direttore artistico dell’evento Francesco Cascino si concede ad un’intervista. 

Francesco, in cosa consiste l’ ABContemporary – The Update Meeting?

«Il docente sarà  Dario Carmentano e  racconterà tutto il ‘900  partendo dall’inizio del secolo. Il seminario interattivo parte da Duchamp e da tutti quegli artisti concettuali che hanno inteso indagare la realtà attraverso l’ironia da una parte e l’indagine sui segni del passaggio dell’uomo dall’altra. La gente fa un corso di formazione o di aggiornamento a seconda del livello che ha, su quello che l’arte non solo ha espresso per se stessa ma su quello che l’arte ha generato in termini di conseguenze politiche, filosofiche, sociali, professionali ed imprenditoriali». 

In qualche modo si può affermare che questo evento mostrerà che l’arte non è staccata dalla società, come cosa astratta, ma ne fa parte da protagonista? 

«Esatto. Moltissime volte l’arte anticipa i fenomeni sociali, male che vada, li descrive. Se  sei  un imprenditore vieni al seminario, per  vedere come i futuristi hanno sviluppato la civiltà industriale. Il mondo ci invidia questo. Le industrie tedesche sono più forti delle nostre ma sono rigide. Le industrie italiane per quanto sembrino più deboli, in realtà hanno un motore con una marcia in più, la creatività che viene dall’arte». 

Quale è il senso o il motivo di organizzare questo tipo di manifestazione a Matera?

«Due motivi. Il primo generico. Siamo un’associazione culturale che si occupa di inclusione sociale. Oggi l’arte è criptica e deve rimanere tale perché in caso contrario non è feconda ma deve anche essere divulgata, facciamo formazione per questo, per allargare. Il secondo motivo è più specifico: se Matera  dovesse vincere ad oggi è impreparata a cogliere i linguaggi criptici come d’altra parte lo è tutta l’Italia. Per una volta in barba al turismo del degrado, abbiamo  pensato ai materani». 

E’ successo all’arte quello che è accaduto alla filosofia quando alla fine dell’800 la scienza cancellando alcuni misteri, aveva messo in dubbio, in qualche modo  la sua credibilità ? Che rapporto ha l’arte contemporanea con la scienza?

«Il rapporto con la scienza è di tipo metodologico ed ad un certo punto diventa esoterico, esattamente come l’origine della scienza. In molti casi si tratta di  arte concettuale, arte  che  allarga la percezione alla mente e induce a dei ragionamenti che però sono completamente folli ed è per questo che si trovano nuovi campi». 

Come si coniuga  questo tipo di arte che guarda  quindi al metodo  scientifico  con l’ arte povera e  antica di Matera?

«Intanto c’è sempre stata un’arte contemporanea. Nel workshop ci saranno delle magnifiche diapositive dove Dario mostrerà i camminamenti sulle Murgie. Senza conoscenza delle radici non c’è futuro. Quello che Carmentano cercherà di ridare ai cittadini materani in termini di consapevolezza sono per esempio questi famosi passaggi delle Murgie che lui sa leggere  e che insegnano a guardare il presente».

Concludiamo. Cosa è per lei la Bellezza? 

«La Bellezza è l’emozione della scoperta, l’ide geniale che mi racconta la realtà come mai l’avevo vista prima».   

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