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Gino Cogliandro guest star della serata evento allo Stabile
Omaggio a Modugno “Orchestrando a sud a sud”
 
di FRANCESCO ALTAVISTA
POTENZA – “Orchestrando a sud a sud – tributo a Domenico Modugno”, questo il nome dello spettacolo in proramma al teatro “Stabile”   domenica alle 18.  Una serata di grande musica ma non solo perché quando si parla di un grandissimo come Domenico Modugno le sfaccettature teatrali e le riflessioni sulla grande musica di quel periodo sono d’obbligo. L’evento è stato organizzato dall’associazione “I suoni delle Dolomiti” che sarà anche l’orchestra che si cimenterà nella rivisitazione dei brani del grande maestro. Domenico Modugno  l’artista italiano forse più conosciuto al mondo ha in sé quel valore d’orgoglio che il sud non può che riconoscergli insieme a tutta l’Italia che ha pianto e sorriso nella fiction Rai che ultimamente  ha ricordato a tutti la meraviglia senza paragoni che l’artista salentino riusciva a trasmettere. L’orchestra è nata nel lontano 1998 raccogliendo nel cuore delle piccole Dolomiti lucane  il meglio dei musicisti giovani del posto. Da allora è una realtà apprezzata molto in molte piazze lucane e non solo, per le straordinarie capacità artistiche ed emozionali. Il progetto “Orchestrando a sud a sud” è stato curato dal maestro Pino Melfi che è anche direttore artistico del festival che l’associazione organizza. Il maestro Melfi sarà ovviamente presente domenica a dirigere l’orchestra. E’ un musicista molto apprezzato, esperto di contaminazioni e di jazz ha collaborato con grandi nomi del panorama italiano da Fabrizio Bosso a Daniele Sepe, ma anche Beppe Barra, Enzo De Caro, Gabriele Mirabassi e tanti altri. Ad accompagnare il maestro Melfi e l’orchestra “I suoni delle Dolomiti” due ospiti d’eccezione. Ci sarà  Nura Spinazzola con la sua bellezza eguagliabile solo dal fascino eterno della sua voce.  Per otto anni voce dell’interessante gruppo degli “Idrusa” ma conosciuta anche per le imperdibili performance nel Parco Della Grancia. Una perla così luminosa ovviamente non poteva limitarsi alla Basilicata, oltre ad essere diplomata al Cet di Mogol, collabora con Ron e Teresa De Sio ed attualmente sta collaborando ad uno spettacolo con Povia. Alla musica dell’orchestra, alla tecnica sopraffina di Pino Melfi e al fascino e alla voce  di Nura  si andrà ad aggiungere per lo spettacolo allo “Stabile” il grandissimo Gino Cogliandro. Quest’ultimo sarà il presentatore di questo progetto, lui che alla carriera musicale per la quale aveva ed ha delle attitudini, ha scelto quella teatrale, facendo un po’ la storia  tra i palcoscenici di tavole, quelli televisivi e le pellicole cinematografiche. Dopo lo straordinario successo avuto con il gruppo di cabaret “I trettré”  si dedica quasi totalmente al cinema e al teatro, scrivendo anche molto senza dimenticare la risata ma di quel tipo che solo gli attori di razza come lui sanno provocare. Attualmente è una colonna portante della compagnia di Biagio Izzo che nonostante la crisi perenne del teatro continua a riempire le sale. Gino Cogliandro, partecipando a questo progetto potentino, in qualche modo si ricongiunge con il suo primo amore: la musica, ma è anche la chicca teatrale del progetto che certo non poteva mancare in un tributo a Domenico Modugno amante del teatro e della recitazione. Sarà una serata divertente, dove si potrà cantare i successi di Mimmo Modugno  e fare un viaggio nella musica che ha fatto storia. 

POTENZA – “Orchestrando a sud a sud – tributo a Domenico Modugno”, questo il nome dello spettacolo in proramma al teatro “Stabile”   domenica alle 18.  Una serata di grande musica ma non solo perché quando si parla di un grandissimo come Domenico Modugno le sfaccettature teatrali e le riflessioni sulla grande musica di quel periodo sono d’obbligo. L’evento è stato organizzato dall’associazione “I suoni delle Dolomiti” che sarà anche l’orchestra che si cimenterà nella rivisitazione dei brani del grande maestro. 

 

Domenico Modugno  l’artista italiano forse più conosciuto al mondo ha in sé quel valore d’orgoglio che il sud non può che riconoscergli insieme a tutta l’Italia che ha pianto e sorriso nella fiction Rai che ultimamente  ha ricordato a tutti la meraviglia senza paragoni che l’artista salentino riusciva a trasmettere. L’orchestra è nata nel lontano 1998 raccogliendo nel cuore delle piccole Dolomiti lucane  il meglio dei musicisti giovani del posto. Da allora è una realtà apprezzata molto in molte piazze lucane e non solo, per le straordinarie capacità artistiche ed emozionali. Il progetto “Orchestrando a sud a sud” è stato curato dal maestro Pino Melfi che è anche direttore artistico del festival che l’associazione organizza. 

Il maestro Melfi sarà ovviamente presente domenica a dirigere l’orchestra. E’ un musicista molto apprezzato, esperto di contaminazioni e di jazz ha collaborato con grandi nomi del panorama italiano da Fabrizio Bosso a Daniele Sepe, ma anche Beppe Barra, Enzo De Caro, Gabriele Mirabassi e tanti altri. Ad accompagnare il maestro Melfi e l’orchestra “I suoni delle Dolomiti” due ospiti d’eccezione. Ci sarà  Nura Spinazzola con la sua bellezza eguagliabile solo dal fascino eterno della sua voce.  Per otto anni voce dell’interessante gruppo degli “Idrusa” ma conosciuta anche per le imperdibili performance nel Parco Della Grancia. Una perla così luminosa ovviamente non poteva limitarsi alla Basilicata, oltre ad essere diplomata al Cet di Mogol, collabora con Ron e Teresa De Sio ed attualmente sta collaborando ad uno spettacolo con Povia. Alla musica dell’orchestra, alla tecnica sopraffina di Pino Melfi e al fascino e alla voce  di Nura  si andrà ad aggiungere per lo spettacolo allo “Stabile” il grandissimo Gino Cogliandro. 

Quest’ultimo sarà il presentatore di questo progetto, lui che alla carriera musicale per la quale aveva ed ha delle attitudini, ha scelto quella teatrale, facendo un po’ la storia  tra i palcoscenici di tavole, quelli televisivi e le pellicole cinematografiche. Dopo lo straordinario successo avuto con il gruppo di cabaret “I trettré”  si dedica quasi totalmente al cinema e al teatro, scrivendo anche molto senza dimenticare la risata ma di quel tipo che solo gli attori di razza come lui sanno provocare. Attualmente è una colonna portante della compagnia di Biagio Izzo che nonostante la crisi perenne del teatro continua a riempire le sale. 

Gino Cogliandro, partecipando a questo progetto potentino, in qualche modo si ricongiunge con il suo primo amore: la musica, ma è anche la chicca teatrale del progetto che certo non poteva mancare in un tributo a Domenico Modugno amante del teatro e della recitazione. Sarà una serata divertente, dove si potrà cantare i successi di Mimmo Modugno  e fare un viaggio nella musica che ha fatto storia. 

Francesco Altavista 

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