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Nella cinquina con il “Romanzo irresistibile della mia vita vera”
Cappelli tra i finalisti del Premio Sila
LO scrittore potentino Gaetano Cappelli  è tra i finalisti del Premio Sila ‘49. La giuria ha scelto la cinquina dell’edizione 2013. E il “Romanzo irresistibile della mia vita vera” (Marsilio) di Cappelli è tra questi. Insieme al romanzo dello scrittore lucano, dove l’avventura di un insegnante di pianoforte si intreccia a quella dell’Italia degli ultimi decenni, in finale Alessandra  Fiori con Il cielo è dei potenti (Edizioni E/O) il “come eravamo” di una generazione raccontata da un potente politico della Prima Repubblica; Tommaso Giagni con L’estraneo (Einaudi) lo spaesamento di un uomo senza appartenenza fra le periferie romane degli anni Zero; Fabio Napoli con Dimmi che c’entra l’uovo (Del Vecchio Editore) commedia agrodolce sul tema della precarietà e Alessandro Perissinotto con Le colpe dei padri (Piemme) un dramma individuale che riflette un dramma storico e sociale. 
Cinque romanzi molto diversi accomunati da uno stesso filo conduttore: raccontare la realtà contemporanea in modo critico e sguardo attento e interpretare la complessità dell’attuale fase storica parlando dell’Italia di questi anni. Cinque storie che vogliono radiografare sentimenti personali e conflitti sociali per inserirsi in una storia più grande: raccontare il nostro presente.
Il Premio Sila, nato nel 1949 a Cosenza, è uno dei più antichi premi letterari italiani (il Bagutta nasce nel ’27, il Viareggio nel ’29, lo Strega nel ‘47). Sin dall’inizio collocò la Calabria nei circuiti culturali nazionali e nel vivo del dibattito tra correnti letterarie, scoprendo talenti e coinvolgendo nelle Giurie personalità come Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Luigi Russo, Leonida Répaci, Carlo Levi, Geno Pampaloni, Rosario Villari, Enzo Siciliano, Angelo Guglielmi. A partire dall’edizione dello scorso anno, il Premio è tornato sulla scena nazionale per promuovere la letteratura di impegno civile. Una tradizione che il premio mantiene con le sue origini e conserva in questa nuova fase della sua storia. E’ in quest’ottica che la giuria ha scelto i cinque scrittori finalisti. 
Il Premio si svolgerà a Cosenza, venerdì 6 e sabato 7 dicembre. La cerimonia di premiazione si terrà nel pomeriggio di sabato 7 dicembre al Ridotto del Teatro Rendano di Cosenza.

LO scrittore potentino Gaetano Cappelli  è tra i finalisti del Premio Sila ‘49. La giuria ha scelto la cinquina dell’edizione 2013. E il “Romanzo irresistibile della mia vita vera” (Marsilio) di Cappelli è tra questi. Insieme al romanzo dello scrittore lucano, dove l’avventura di un insegnante di pianoforte si intreccia a quella dell’Italia degli ultimi decenni, in finale Alessandra  Fiori con Il cielo è dei potenti (Edizioni E/O) il “come eravamo” di una generazione raccontata da un potente politico della Prima Repubblica; Tommaso Giagni con L’estraneo (Einaudi) lo spaesamento di un uomo senza appartenenza fra le periferie romane degli anni Zero; Fabio Napoli con Dimmi che c’entra l’uovo (Del Vecchio Editore) commedia agrodolce sul tema della precarietà e Alessandro Perissinotto con Le colpe dei padri (Piemme) un dramma individuale che riflette un dramma storico e sociale. 

 

Cinque romanzi molto diversi accomunati da uno stesso filo conduttore: raccontare la realtà contemporanea in modo critico e sguardo attento e interpretare la complessità dell’attuale fase storica parlando dell’Italia di questi anni. Cinque storie che vogliono radiografare sentimenti personali e conflitti sociali per inserirsi in una storia più grande: raccontare il nostro presente.Il Premio Sila, nato nel 1949 a Cosenza, è uno dei più antichi premi letterari italiani (il Bagutta nasce nel ’27, il Viareggio nel ’29, lo Strega nel ‘47). Sin dall’inizio collocò la Calabria nei circuiti culturali nazionali e nel vivo del dibattito tra correnti letterarie, scoprendo talenti e coinvolgendo nelle Giurie personalità come Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Luigi Russo, Leonida Répaci, Carlo Levi, Geno Pampaloni, Rosario Villari, Enzo Siciliano, Angelo Guglielmi. 

A partire dall’edizione dello scorso anno, il Premio è tornato sulla scena nazionale per promuovere la letteratura di impegno civile. Una tradizione che il premio mantiene con le sue origini e conserva in questa nuova fase della sua storia. E’ in quest’ottica che la giuria ha scelto i cinque scrittori finalisti. 
Il Premio si svolgerà a Cosenza, venerdì 6 e sabato 7 dicembre. La cerimonia di premiazione si terrà nel pomeriggio di sabato 7 dicembre al Ridotto del Teatro Rendano di Cosenza.

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