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Un’Orchestra di fiati
da applausi a Potenza
di SAVIO SALERNO
POTENZA- Nell’Auditorium del Conservatorio “Gesualdo da Venosa”, in chiusura di un percorso che con successo ha visto alternarsi docenti e allievi, generi di ascolto, progetti didattici e organici fra i più diversi, si è esibita l’Orchestra di fiati del conservatorio, formata da ben 40 strumentisti a fiato e da 7 percussionisti. Il progetto di un’orchestra di fiati è nato alcuni mesi fa dall’entusiasmo e dalla volontà dei docenti degli strumenti a fiato dello stesso Conservatorio, al fine di coniugare il piacere e la gioia di fare musica insieme. Gli alunni di tutte le classi di fiati e percussioni, si sono uniti sotto la supervisione dei docenti per realizzare quello che il Conservatorio dovrebbe offrire a tutti i propri allievi: la possibilità di formarsi e nello stesso tempo di essere protagonisti dell’offerta produttiva del Conservatorio stesso. A dir la verità questa non è stata nemmeno la prima esibizione in pubblico da parte di questo organico, visto che l’orchestra di fiati è stata protagonista di una grande performance a Conversano, all’interno del prestigioso Festival Bandalarga, arrivato quest’anno alla sua XVIII edizione.                                                                                    Il concerto si è aperto con il brano Celebration Fanfare, diretto dal maestro Rocco Eletto e composto da Francesco Cardaropoli,  docente di Strumentazione per Banda al Conservatorio di Salerno. Subito dopo è arrivato lo splendido Cantus scritto dal  Donato Semeraro, brano pensato per banda e corno solista, interpretato magistralmente dal giovanissimo e promettente Paolo Reda. Successivamente non è mancato un omaggio a Giuseppe Verdi, per il bicentenario della sua nascita, con l’orchestra che ha eseguito alcune delle sue opere più celebri, come “Preludio Atto I (Traviata)”, “La donna è mobile (Rigoletto)”, “Coro ‘Va’ pensiero’ (Nabucco)”, “Marcia trionfale (Aida)”, “Vedi le fosche notturne spoglie (Il Trovatore)” e infine “Brindisi (Traviata)”. Sulla scia dei grandi artisti non poteva sicuramente mancare Bizet con la sua Carmen, rivisitata sempre dal maestro Semeraro. Subito dopo i giovani musicisti hanno suonato il brano Souvenir, commissionato nel 2007 a Donato Semeraro per “Pianeta Giovani”, progetto che si svolge ogni anno in uno stato della comunità europea e che ha riunito 50 giovani provenienti da vari stati europei in un’orchestra di fiati che ha tenuto concerti  nella provincia di Bergamo. Sempre di Semeraro poi è arrivato il turno di “Tribute to America”, una composizione scritta in occasione dell’11 settembre 2001, una data che purtroppo ha fatto tremare tutta la Terra. In questo brano originale per banda si sono potuti rivivere i sentimenti di paura, terrore, di desolazione provati in quel tragico momento, ma anche la grande voglia di un’America ferita di ritornare presto alla vita. Dopo un momento decisamente emozionante e toccante come quest’ultimo ecco che invece è arrivata un po’ di leggerezza, con il brano “Satiric Mozart”, che è stato composto per i 250 anni dalla nascita di Mozart. Questo lavoro si ispira al Mozart stravagante e geniale del film “Amadeus” diretto da Miloš Forman e i temi utilizzati sono tra i più popolari del compositore austriaco, rivisitati da Semeraro con un arrangiamento per concert band, unico nel suo genere. Questa composizione non ha mancato di stupire sia i musicisti che il direttore (il quale si è presentato a dirigere con una divertentissima parrucca in  stile mozartiano), sia l’eventuale pubblico che ascolterà un Mozart in versione appunto “dissonante”, a tratti addirittura orientaleggiante, dissacrato, in una sola parola appunto “satiric”. Il concerto infine si è concluso con “Film Fantasy”, un mix di brani celebri di film e colonne sonore, tra cui “Rocky”, “Per un pugno di dollari”, “La pantera rosa”, “La vita è bella” e tanti altri. Divertito e emozionato, il pubblico  ha tributato una vera e propria “standing ovation” agli orchestrali. Particolare merito è giusto tributare ai docenti  Rocco Eletto (solfeggio),  Donato Semeraro (corno), Alessandro Silvestro (tromba),  Nunzio Pietrocola (percussioni), Vito Lamanna (musica d’insieme), Francesco Garzione (clarinetto) e Vito Liuzzi (clarinetto) che, con il loro entusiasmo e la loro esperienza, hanno contagiato e supportato i ragazzi.      

POTENZA- Nell’Auditorium del Conservatorio “Gesualdo da Venosa”, in chiusura di un percorso che con successo ha visto alternarsi docenti e allievi, generi di ascolto, progetti didattici e organici fra i più diversi, si è esibita l’Orchestra di fiati del conservatorio, formata da ben 40 strumentisti a fiato e da 7 percussionisti. 

 

Il progetto di un’orchestra di fiati è nato alcuni mesi fa dall’entusiasmo e dalla volontà dei docenti degli strumenti a fiato dello stesso Conservatorio, al fine di coniugare il piacere e la gioia di fare musica insieme. Gli alunni di tutte le classi di fiati e percussioni, si sono uniti sotto la supervisione dei docenti per realizzare quello che il Conservatorio dovrebbe offrire a tutti i propri allievi: la possibilità di formarsi e nello stesso tempo di essere protagonisti dell’offerta produttiva del Conservatorio stesso. A dir la verità questa non è stata nemmeno la prima esibizione in pubblico da parte di questo organico, visto che l’orchestra di fiati è stata protagonista di una grande performance a Conversano, all’interno del prestigioso Festival Bandalarga, arrivato quest’anno alla sua XVIII edizione.                                                                             

Il concerto si è aperto con il brano Celebration Fanfare, diretto dal maestro Rocco Eletto e composto da Francesco Cardaropoli,  docente di Strumentazione per Banda al Conservatorio di Salerno. Subito dopo è arrivato lo splendido Cantus scritto dal  Donato Semeraro, brano pensato per banda e corno solista, interpretato magistralmente dal giovanissimo e promettente Paolo Reda. 

Successivamente non è mancato un omaggio a Giuseppe Verdi, per il bicentenario della sua nascita, con l’orchestra che ha eseguito alcune delle sue opere più celebri, come “Preludio Atto I (Traviata)”, “La donna è mobile (Rigoletto)”, “Coro ‘Va’ pensiero’ (Nabucco)”, “Marcia trionfale (Aida)”, “Vedi le fosche notturne spoglie (Il Trovatore)” e infine “Brindisi (Traviata)”. Sulla scia dei grandi artisti non poteva sicuramente mancare Bizet con la sua Carmen, rivisitata sempre dal maestro Semeraro. 

Subito dopo i giovani musicisti hanno suonato il brano Souvenir, commissionato nel 2007 a Donato Semeraro per “Pianeta Giovani”, progetto che si svolge ogni anno in uno stato della comunità europea e che ha riunito 50 giovani provenienti da vari stati europei in un’orchestra di fiati che ha tenuto concerti  nella provincia di Bergamo. Sempre di Semeraro poi è arrivato il turno di “Tribute to America”, una composizione scritta in occasione dell’11 settembre 2001, una data che purtroppo ha fatto tremare tutta la Terra. In questo brano originale per banda si sono potuti rivivere i sentimenti di paura, terrore, di desolazione provati in quel tragico momento, ma anche la grande voglia di un’America ferita di ritornare presto alla vita. 

Dopo un momento decisamente emozionante e toccante come quest’ultimo ecco che invece è arrivata un po’ di leggerezza, con il brano “Satiric Mozart”, che è stato composto per i 250 anni dalla nascita di Mozart. Questo lavoro si ispira al Mozart stravagante e geniale del film “Amadeus” diretto da Miloš Forman e i temi utilizzati sono tra i più popolari del compositore austriaco, rivisitati da Semeraro con un arrangiamento per concert band, unico nel suo genere. 

Questa composizione non ha mancato di stupire sia i musicisti che il direttore (il quale si è presentato a dirigere con una divertentissima parrucca in  stile mozartiano), sia l’eventuale pubblico che ascolterà un Mozart in versione appunto “dissonante”, a tratti addirittura orientaleggiante, dissacrato, in una sola parola appunto “satiric”. Il concerto infine si è concluso con “Film Fantasy”, un mix di brani celebri di film e colonne sonore, tra cui “Rocky”, “Per un pugno di dollari”, “La pantera rosa”, “La vita è bella” e tanti altri. Divertito e emozionato, il pubblico  ha tributato una vera e propria “standing ovation” agli orchestrali. Particolare merito è giusto tributare ai docenti  Rocco Eletto (solfeggio),  Donato Semeraro (corno), Alessandro Silvestro (tromba),  Nunzio Pietrocola (percussioni), Vito Lamanna (musica d’insieme), Francesco Garzione (clarinetto) e Vito Liuzzi (clarinetto) che, con il loro entusiasmo e la loro esperienza, hanno contagiato e supportato i ragazzi.      

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