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COSA c’entra Michael Jackson con l’Ilva di Taranto? In effetti niente. Eppure quel geniaccio di Giuseppe Marco Albano, giovane regista lucano “pluridecorato” (nel suo palmarès già un Natro d’argento e un Premio Troisi, oltre a un’infinità di altri riconoscimenti ottenuti nei festival di mezzo mondo), un nesso è riuscito a trovarlo. “Thriller” si intitola l’album che ha consacrato definitivamente Jacko come stella internazionale del pop. Il video che ha reso immortale la popstar è popolato di zombie e figure da incubo: uno scenario horror. Proprio come il paesaggio circostante l’Ilva di Taranto. Il luogo in cui è  meno probabile che altrove è possibile anche solo immaginare di realizzare i propri sogni. Ma a ogni regola, si sa, esiste un’eccezione. E il soggetto firmato dal regista di Bernalda insieme a Francesco Niccolai è il racconto di una di queste straordinarie eccezioni capaci di trasformare in sogno la vita in una periferia da incubo. Il primo ciack del nuovo corto di Albano (il quinto della serie inaugurata, in partnership con Basiliciack,  nel 2008 con Il cappellino) il 14 dicembre a Taranto. Cinque i giorni previsti per le riprese, ma il corto non sarà pronto prima del nuovo anno.  “Thriller”, ovviamente il titolo dell’opera. «Michale Jackson è da sempre l’idolo musicale di Giuseppe Marco Albano -spiega Angelo Troiano di Basiliciack- e l’idea di dedicargli un lavoro gli è venuta praticamente subito dopo la prematura scomparsa della star. E’ da almeno un anno e mezzo che ci stava lavorando su, poi è arrivata l’occasione del bando dell’Apulia film commission e non abbiamo esitato un attimo a candidare il nostro progetto che, con nostra grande soddisfazione, è risultato tra quelli ammessi a finanziamento. Segno che dalla Basilicata è possibile crescere e affrontare nuove sfide anche fuori i confini regionali». 

Protagonista di “Thriller”  è Michele, 13enne di Taranto con un grande sogno nel cuore: quello di partecipare ad un talent show televisivo per ragazzi, imitando il suo mito di sempre “Michael Jackson” tra i vicoli del quartiere Tamburi. Negli stessi giorni, a Taranto, la città più inquinata d’Europa, gli operai dell’industria siderurgica, si mobilitano per la più grande protesta di sempre. Michele con l’aiuto del suo mito, riuscirà a sconfiggere il Grande Mostro rosso. A dare il volto a Michele (guarda casa il nome italianizzato del suo idolo) Danilo Esposito. «E’ un ballerino  di Taranto di grande talento – racconta Angelo Troiano – ha appena 14 anni e già, con la sua scuola,  ha vinto un importante contest nazionale di danza. E poi la sua somiglianza con Jackson da ragazzino è impressionante: la sua chioma di riccioli scuri e i suoi tratti mediterranei ci hanno subito conquistato. Non abbiamo avuto esitazioni nella scelta». Completano il cast Giuseppe Nardone che interpreta il fratello maggiore di Michele e Anna Ferruzzo, già sul set con Albano in “Anna” e nel lungometraggio “Una domenica notte”, che con questo corto torna nella sua Taranto. Per le riprese, insomma, è tutto pronto. Manca solo il regista… Giuseppe Marco Albano, infatti, in questi giorni, facendo il viaggio al contrario dell’illustre concittadino Francis Ford Coppola,  è volato a New York per presentare al pubblico i suoi corti. Ma Troiano non ha dubbi: tornerà in tempo per girare il suo “Thriller”. Vuoi mettere Taranto con New York?

m.agata@luedi.it

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