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VENOSA- Nell’ambito del progetto: “Insieme per il… Battaglini” è stato promosso dalla scuola diretta dal professor Martino, uno spettacolo teatrale col Gruppo 8 di Rionero in Vulture: “Lu Cafon’ R’ la Basilicata”, poco probabile storia di un cafone lucano dalla creazione alla sua resurrezione. Testo e regia a cura di Lillino Covella (un docente rionerese trapiantato a Venosa da sempre). Ad introdurre lo spettacolo il dirigente scolastico del Battaglini, Martino:  «Col progetto Insieme per il Battaglini vogliamo raccogliere fondi per migliorare e potenziare alcuni laboratori della nostra scuola. Ringrazio il contributo offerto dai docenti e studenti per la riuscita dell’evento». Il presidente del Consiglio di istituto, geometra, Massimo Summa di Ginestra, ha aggiunto: «Quando la scuola e la componente studentesca insieme alle famiglie, promuovono eventi del genere, vuol dire che funziona. Quando viene meno, questa collaborazione, la scuola non è in grado di soddisfare i bisogni della comunità scolastica». 

Il prof. Lillino Covella, docente in pensione di lettere ha presentato il programma: «Ci sono tanti dialetti in Basilicata, ma questa sera vi parlerò in dialetto rionerese, vi parlerò del cafone lucano, citando alcuni detti e liriche del prof. Enzo Cervellino e di Vincenzo Granata. Ecco il contenuto di questa recitazione:  il padre Eterno sta gustandosi il meritato riposo per rinfrancarsi dalle fatiche della Creazione, quando si accorge che in terra di Basilicata, verde e splendente, non vi era ombra di presenza umana. Allora per porre rimedio alla dimenticanza, si precipita giù dal settimo cielo per un ritocco definitivo alla sua opera e si sottopone, non senza qualche mugugno, al primo straordinario che la storia ricordi. 

Comincia così la storia del “cafone”, le cui vicissitudini esistenziali sono seguite passo passo dalla creazione, alla morte fino alla sua resurrezione. Scandite da letture di proverbi, da composizioni poetiche in dialetto lucano, da musiche, da canti popolari e da monologhi che raccordano l’intero spettacolo con sottolineature ironiche e divertenti, vengono rievocate situazioni e vicissitudini ancora vive e presenti nella mente e nel cuore dei lucani e non. E si ride di gusto e con l’animo rasserenato. Poiché il riso è un balsamo che aiuta a proteggere i ricordi da un eccessivo soprassalto di nostalgia». 

Personaggi ed interpreti: Lillino Covella (voce mono-dialogante); Carmela Caldarano (cantante-attrice), Francesco Mastrorazio (cantante), Rino Cammarota (chitarra), Franco Cella (basso), Salvatore Cella (fisarmonica), Raffaele Buongermino (fisarmonica), Raffaele Varlotta (sax), Giuseppe Pace (tastiere), Cico Sacco (batteria), Michele Varlotta (attore), Luna Ala (attrice), Maria Filomena Coviello (attrice), Mariantonietta Verrastro (attrice). Il prof. Covella, protagonista della serata, ha ringraziato i tanti presenti  ed il collaboratore fonico, Rocco Time.

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