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DA uomo di chiesa a camorrista. Rocco Papaleo, dopo la sua “Piccola impresa meridionale” in cui vestiva i panni di un prete scopre un’altra “vocazione”: quella per il crimine. Nel film in uscita il giorno di Capodanno in tutte le sale d’Italia, l’attore lucano è Ciro, “Un boss in salotto. «E’ un ruolo interessante –  anticipa Rocco, in una cordiale chiacchierata telefonica con Il Quotidiano-  perché non l’ho mai fatto. Sarò un tipo molto truce. Anche se non sembra dalla semplice trama, questa è una commedia, che fa anche molto ridere». 

E in un momento difficile come questo per il Paese cosa c’è di meglio di una bella commedia per iniziare il 2014 con un po’ più di leggerezza? «L’intento del film è proprio questo- conferma Rocco- portare un po’ di sollievo con un paio d’ore di risate e sano divertimento. Il sorriso, in genere, è in grado di instillare positività ed è proprio quello di cui c’è più bisogno». La “famiglia” messa su da Miniero, autore di “Benvenuti al sud” e del sequel “Benvenuti al nord”, ha tutte le caratteristiche per  regalare buonumore. Cristina (Paola Cortellesi) è un’energica meridionale trapiantata in un piccolo centro del Nord dove è riuscita a costruirsi una vita e una famiglia perfette;  Michele Coso (Luca Argentero) è il marito; Ciro (Rocco Papaleo), un tipo tutto tatuaggi, catene d’oro e poco abituato alle buone maniere è il fratello che, implicato in un processo di camorra, dopo 15 anni si rifà vivo chiedendo  di poter trascorrere gli arresti domiciliari a casa della sorella Cristina. «Siamo un trio ben assortito- conferma Papaleo- su Paola Cortellesi c’è poco da dire: è una ragazza fantastica, ha davvero tutto: bravura e bellezza. Luca Argentero, poi è una piacevole scoperta. E’ la prima volta che lavoriamo insieme ed è un uomo di livello. Ecco ne approfitto per spezzare una lancia a favore dei belli: spesso la loro bravura è offuscata dalla bellezza  e devono faticare il doppio per farsi apprezzare anche per altre qualità. Luca, come Riccardo Scamarcio, è prima di tutto un bravissimo attore». 

Davvero una “bella” famiglia, insomma, questa di  “Un boss in salotto”, nonostante le restrizioni alimentari a cui la “sorella” Paola Cortellesi sottopone il nostro Rocco. «Sì ma a Natale non sarà così-  puntualizza Papaleo- nonostante la promozione del film in corso, sarò a tavola con la mia famiglia a Lauria. Il Natale è la festa a cui sono più legato, in 56 anni non sono più di due le volte che non l’ho trascorso a casa. A occuparsi del pranzo, come accade da qualche anno, sarà mia cugina Maria Teresa Papaleo che ci nutre sempre con passione». Poi, già a Santo Stefano si torna a lavoro. Oltre al film, per Rocco c’è in partenza il 15 gennaio la nuova tournée teatrale del suo spettacolo di teatro-canzone e un paio di progetti cinematografici ancora top secret.

m.agata@luedi.it

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