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SINUOSA, elegante, iperfemminile, una voce che lascia il segno. Il primo momento di musica vera in questo Sanremo 2014 lo regala lei: la lucanissima Arisa. Le basta intonare i primi versi del brano scrittole apposta dalla raffinata Cristina Donà per far dimenticare la scialba interpretazione di Ligabue di Creuza de Mà, omaggio poco riuscito all’inimitabile Faber. Sul palco dell’Ariston di quella goffa e impacciata ragazzotta intabarrata in abiti retrò e col viso nascosto dietro a un paio di  occhialoni neri che, nel 2009, conquistò subito tutti con “Sincerità”, non c’è più traccia alcuna. Al suo posto una giovane donna dallo stile semplice e sofisticato, in perfetta sintonia con la nuova dimensione artistica e musicale dell’artista di Pignola. Per essere bellissima ad Arisa, in una forma splendida più che mai, basta davvero pochissimo: taglio corto arruffato, una casacca nera, dal taglio minimal ma con un intrigante effetto vedo-non vedo, gonna a tubino di paillettes argento e un paio di classicissime decolleté bianche, un trucco leggerissimo e il gioco è fatto. Al resto ci pensa la sua voce unica che, ancora una volta, lascia il pubblico del Festival incantato. I due brani che  la cantante sottopone al giudizio del televoto sono “Lentamente (il primo che passa)” di Cristina Donà, e  “Controvento” dell’ex Giuseppe Anastasi. A dirigere l’orchestra è il maestro Saverio Lanza. Sarà l’emozione (è pur sempre lei la prima ad aprire la gara), sarà che lo stile Donà non è proprio nelle sue corde, ma durante l’esecuzione del primo brano Arisa non concede nulla allo show: rimane ancorata al microfono fino alla fine della canzone, preoccupata di dar peso solo e solamente alla musica. Poi, quando arriva il momento di interpretare “Controvento”, finalmente   Arisa si scioglie. Si capisce subito che questo è il “suo” brano. Con una naturalezza disarmante si libera delle scarpe e diventa padrona assoluta della scena e del palco. A rompere l’incantesimo provvede, come da copione, l’irriverente Lucianina Littizzetto: «Ma è vero che il tuo cognome è Pippa? – chieda ad Arisa, divertita- Perchè non l’hai tenuto? Avremmo potuto dire: ecco a voi  la miglior Pippa di sempre!». Fabio Fazio cerca di arginare l’esuberante Luciana, ma non riesce a impedirle di sottolineare: «E’ partita da qua con gli occhiali neri, adesso è una gnocca». Meno male che a voltare pagina arriva Tito Stagno, l’uomo che ha raccontato la luna. All’illustre ospite il compito di annunciare l’esito del televoto. Piuttosto scontato l’esito: con il 64%  Arisa prosegue la gara con “Controvento”.

m.agata@luedi.it

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