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L’ONYX continua a produrre cd con l’azionariato popolare. “Dialoghi a corde”, di Ares Tavolazzi & Domenico Caliri Duo, infatti, è il titolo della prosisma  produzione della piccola etichetta discografica di Onyx Jazz Club, presentata ieri mattina nella sede dell’associazione culturale materana presieduta da Luigi Esposito. Un lavoro che sarà finanziato dal “crowfounding”, anglismo di moda ma che per l’Onyx non è che la continuazione d’una strada inaugurata vent’anni fa. «L’azionariato popolare – ha detto lo stesso musicista Caliri – non è una novità di certo per l’Onyx di Matera». 

Ma questa volta c’è anche qualcosa in più. Perché il concerto “Dialoghi a corde” è stato registrato il 19 aprile 2013, e fu l’apertura della XXVI edizione del Gezziamoci, nella magnifica Casa Cava. «Un luogo ideale – ha affermato a proposito Caliri – per la concentrazione, dove l’attenzione è massima e non ci sono interferenze varie di cellulari ecc. Una sinergia, tra l’altro, tra tecnologia e storia, tra tecnologia e tufo». In un tempo condizionato, quindi, dai download digitali, la “gente interessata” (Caliri), potrà sostenere il progetto seguendo semplicemente il link indicato sull’home page dell’Onyx Jazz Club, che collega al sito di “produzioni dal basso”. Quindi è richiesta una quota di partecipazione di 10 euro ma è possibile aderire al progetto anche durante gli eventi organizzati dall’Onyx. In attesa della copia, autografata, del disco per ricevere un’opera che esalta l’intreccio fra chitarra e contrabbasso. Domenico Caliri insegna chitarra jazz, arrangiamento e composizione al Conservatorio “Duni” della città dei Sassi. E ha collaborato con alcuni tra i più importanti improvvisatori della scena mondiale, oltre che aver collaborato a lungo col gruppo Electric Five d’Enrico Rava. Per Tavolazzi non servirebbe nemmeno la presentazione. Però è impossibile omettere, per esempio, il suo contributo alla fama di maestri, solo tra gli italiani, come Guccini e Conte. Senza dimenticare, ovviamente, la grande avventura degli Area, con il virtuoso genio Demetrio Stratos e Giulio Capiozzo. «L’Onyx Jazz Club di Matera – ha sottolineato Esposito – cerca da sempre di stabilire un collegamento reale tra i musicisti e il contesto nel quale opera. Lasciare traccia degli eventi attraverso laboratori, incontri e, cosa ancora più bella, attraverso la registrazione dei concerti dal vivo, ha portato l’associazione materana a realizzare una piccola etichetta discografica in grado di testimoniare i concerti salienti». Quindi, «Grazie a una catena di sostenitori sparsi in tutta Italia, si è innescato così un meccanismo di auto-produzione che ha portato a un catalogo di 27 titoli attuali –  ha infine aggiunto il rappresentante d’una della realtà più attive di Matera.

matera@luedi.it

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