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Non si ferma un attimo, Domenico Fortunato. Anche se è tempo di mare, di vacanze l’attore materano non vuole neanche sentir parlare. Almeno per ora. Mentre nella sale di tutta Italia sta girando, con notevole successo, la commedia di Emanuela Tempesta “Pane e burlesque” (una sorta di Full monty al femminile) che lo vede nel cast insieme a Laura Chiatti, Sabrina Impacciatore, Edoardo Leo, Michela Andreozzi, Giovanna Rei, Caterina Guzzanti, Domenico Fortunato passa da un set all’altro come fosse la cosa più naturale del mondo. Vestendo e svestendo ogni volta panni diversi. Neanche il tempo di finire, in quel di Verona, le riprese del docu-film di Leonardo Tiberi “Fango e gloria”, che l’attore lucano si è catapultato sul set del nuovo “Francesco” di Liliana Cavani. Il terzo che la regista sta girando, in questi giorni, a Tuscania, per una miniserie tv prodotta dalla “Ciao ragazzi” di Claudia Mori. Domenico Fortunato è parte di un cast internazionale e interpreta il vescovo di Assisi Guido I. «Un ruolo importante- spiega l’attore, in una breve pausa di lavoro- Guido I, infatti, amico della famiglia di Francesco, per primo ne intuì la santità e mediò tra il padre e le esigenze di quel figlio “inquieto”». A interpretare il santo d’Assisi il polacco Mateusz Koscukiewicz. Nei panni del padre, Pietro Bernardone, un star del cinema internazionale: Rutger Hauer. «La prima lunga scena che ho girato – racconta Domenico Fortunato – è stata proprio con lui. E non nego di aver provato una grande emozione: Rutger è un attore che ho amato tantissimo, specie in Blade runner». Il film capolavoro di Ridley Scott con cui anche il nostro Fortunato ha avuto modo di lavorare per un episodio della serie “The Vatican- Segreti vaticani”. Adesso, come simpaticamente ha sottolineato Fortunato, sono due le esperienze che avrà in comune con Rutger Hauer che, prima di incontrare l’attore materano, della Basilicata conosceva solo la costa jonica, dove sono state girate alcune scene di Ladyhawke: aver lavorato con Liliana Cavani e Ridley Scott. Ed è proprio il provino con il regista britannico, fatto visionare alla Cavani da un’assistente di produzione, che ha convinto la regista ad “arruolare” nell’impresa Fortunato. Altrettanto impegnativo il set di “Fango e gloria”, scritto da Salvatore De Mola e prodotto da Baires di Maurizio Tedesco, in collaborazione con l’Istituto Luce, nel centenario della Grande Guerra. Il progetto del film prevede un suggestivo e sperimentale intreccio di riprese dal vero e immagini di repertorio, tratte dal grande Archivio Storico Luce. «Nel film si racconta la vera storia di quello che poi è diventato per tutti il milite ignoto- spiega Fortunato- io interpreto il padre di questo soldato veronese, un tipografo con idee socialiste, contrario all’ingresso in guerra dell’Italia. E’ stata una meravigliosa esperienza che mi ha portato, insieme alla troupe e agli altri protagonisti Eugenio Franceschini e Valentina Corti a trascorrere diversi giorni su quelli che furono realmente i campi di battaglia nella I guerra mondiale e a dormire nei rifugi sul Monte Baldo». Un lavoro intenso, insomma, che va al di là delle celebrazioni di rito dell’importante anniversario e che sarà presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia. Le riprese di “Francesco”, invece, andranno avanti fino alla metà di luglio. Poi, chissà Liliana Cavani onorerà la promessa fatta all’attore di tornare nella Matera conosciuta mezzo secolo fa, quando per la Rai realizzò un documentario sull’insediamento di La Martella. Domenico Fortunato sarà sicuramente nel suo buen retiro lucano ad attenderla e approfitterà della breve pausa dal lavoro per alternare ai bagni tra lo Jonio e il Tirreno, lunghe escursioni in lungo e in largo per la sua Basilicata.

m.agata@luedi.it

 

 

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