X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

 

È IL locale che diventa globale e viceversa. È l’innovazione che si presenta con i suoi multiformi linguaggi. Ma è anche – ed è questa la novità di quest’anno – un filo diretto tra Matera e Potenza.

È stato presentato ieri nella puccetteria Assurd del capoluogo lucano il Festival Città delle 100 Scale, alla sua sesta edizione. Undici performance, sei workshop, sette presenze teatrali importanti e tre “exhibition”.

Sono i numeri di questa importante manifestazione che coinvolgerà tutta la Basilicata, grazie alla contemporaneità di eventi tra Potenza e Matera.

Si parte il 9 settembre con la compagnia spagnola La Veronal che riempirà il Palazzo Lanfranchi di danza, cinema, letteratura, fotografia e teatro grazie alle coreografie di Marcus Morau. Primo evento a Potenza, invece, sarà il teatrodanza di Menhir, alla nave del Serpentone. Una location innovativa, che vuole ancora una volta richiamare l’attenzione sul legame che la manifestazione ha con la città e la sua storia, anche urbanistica.

Gli altri spettacoli si terranno tra il Teatro Stabile e gli spazi delle associazioni culturali e artistiche che a vario titolo partecipano al cartellone.

Tanti i nomi di fama internazionale (Jan Fabre, Virgilio Sieni con il suo Vangelo secondo Matteo, Emma dante, Dewey Dell, Nicola Galli) e vetrina per artisti locali come Aida Vainieri, potentina che ha avuto l’onore di lavorare con Pina Bausch, coreografa e ballerina tedesca, e poi Gommalacca Teatro e Iac.

Tre i concetti attorno ai quali ruota il festival: «Il gesto – spiega Francesco Scaringi, uno degli ideatori e organizzatori – inteso nel suo valore antropologico elemento individuale che crea socialità e comunità, il tempo nella sua molteplicità e sovrapposizione e le trasmutazioni intese come trasformazioni quotidiane».

Aggiunge Giuseppe Biscaglia, altro fondatore del festival: «Questo è non solo il festival della distribuzione, ma anche della formazione e di nuove residenze, ovvero della produzione. Unico comune denominatore di tutte queste braccia è l’innovazione». A partire dalla collaborazione dell’associazione Aps Syskrack Giuseppe Porsia di Grassano, che ha creato il primo FabLab lucano, ovvero uno spazio della progettazione dove grazie a una stampante 3D Fdm  si possono realizzare manufatti di ogni tipo e che ha creato per l’occasione dei portachiavi con il logo del festival.

Alla conferenza era presente anche il sindaco di Potenza Dario De Luca che ha sottolineato questa «scarica elettrica che finalmente unisce Potenza e Matera», ricordando i tanti potentini che partecipano attivamente alle attività in sostegno di Matera capitale europea 2019  e il presidente del consiglio regionale Piero Lacorazza che ha messo in evidenza proprio la reciprocità tra il locale e il globale dovuta alla presenza di artisti importanti e non solo.

Afferma Marta Ragozzino, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata: «Si tratta di un atto concreto che sancisce il legame culturale tra i due capoluoghi e che vede dunque la candidatura di Matera a capitale europea 2019 come un successo di tutta la Basilicata».

Il Festival terminerà il 2 febbraio.

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE