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MATERA- Tra le pietre riarse della Murgia di attori, registi e figuranti ancora neanche l’ombra. Finora l’unico avvistamento nei paraggi di quella che, con ogni probabilità, sarà la location del set, è un cammello. Non si sa se parte della carovana del film, giunta in avanscoperta a Matera o casualmente in transito nella zona, al seguito di un circo. In ogni caso, a confermare l’arrivo della troupe del nuovo film a tema sacro “Christ the lord”, c’è il segnale di divieto che da ieri blinda l’accesso al piazzale del Belvedere di Murgia Timone che ospiterà la gran parte delle riprese che riguarderanno la città di Matera.  Dalla produzione bocche cucite su interpreti e altri dettagli relativi al lungometraggio, prodotto da 1492 Productions, Ocean Blue Spettacolo, CJ Entertainment, Hyde Park International,  Ingenious Media, e distribuito da Focus Features e Hyde Park. Del film, finora, si sa solo che è diretto da Cyrus Nowrasteh, autore insieme alla  moglie Betsy anche della sceneggiatura, e che è liberamente tratto dal best seller di Anne Rice “Christ the lord: Out of Egypt”, in cui si raccontano i primi anni della vita di Gesù, del suo viaggio con i  genitori dall’Egitto a Nazareth e di come egli scopre di essere il figlio di Dio. Un aspetto nuovo, insomma, della vita di Cristo, quello al centro di questa nuova produzione internazionale che non a caso ha scelto Matera e alcuni comuni limitrofi per le location. Produttore esecutivo di “Christ the lord”, infatti è Enzo Sisti che a Matera ci era già stato dieci anni fa per “The Passion” di Mel Gibson.  Le prime scene di esterni sono state già girate a Terzo Cavone, a Scanzano Jonico, e tra i calanchi di Craco. Poi la troupe arriverà a Matera all’inizio della prossima settimana. Numerosi i figuranti “reclutati” in città  dalla produzione ad inizio agosto. Tra questi Emanuele Sacco, 27 anni, di professione parrucchiere. «Ho fatto il casting per curiosità- ci racconta- e adesso sono ancora più curioso di vivere l’esperienza del set. Insieme alle altre comparse ho fatto già la prova costumi, sarò uno del popolo, ma ancora non  mi è stato comunicato nulla sul primo ciak». L’emozione, anche se Emanuele  non lo dice, nella sua voce si sente tutta: in fondo si tratta di una nuova avventura e la macchina da presa, non c’è niente da fare, ha pur sempre il suo fascino.

m.agata@luedi.it

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