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MATERA – La sostenibilità un concetto vitale che coinvolge la musica, come l’arte e tutte le altre attività che in qualche modo mettono l’essere umano a contatto stretto con l’ambiente. Oggi più che in passato è importante parlarne e comprenderne: l’Onix jazz club, nell’ambito della rassegna Gezziamoci “Caviamo Cultura” ha organizzato per oggi e domani, alla Casa Cava, un workshop dal titolo “ZIF Zero Impact Festival per un nuovo welfare della cultura” con l’esperto Luciano Vanni. In una realtà egemonizzata dalla crisi e dalla poca mobilità di un pubblico degli eventi culturali stremato e ferito, sono infatti gli organizzatori di eventi a dover dare in qualche modo una scossa all’anima delle città e delle comunità, per fare questo si devono correggere e rivedere condotte, gesti e metodiche. A partire da oggi, alle ore 18, l’innovatore Luciano Vanni, direttore ed editore delle piattaforme editoriali Jazzit, Il Turismo Culturale, Muz e Roma, guiderà i presenti verso lo studio e l’organizzazione, produzione e comunicazione di un evento. Il tutto seguendo cinque valori imprescindibili: sostenibilità economica, impatto zero, inclusione sociale, innovazione e responsabilità etica. Organizzare un evento oggi deve passare in questi principi fondamentali che Vanni sviscererà nei dettagli durante il workshop. La Vanni Editore srl che si caratterizza per la sua “Carta dei valori e Codice etico”, un protocollo comportamentale che obbliga la società e tutti i suoi collaboratori, clienti e fornitori, ad azioni virtuose, ha formulato inoltre il protocollo di valori “ZIF – Zero Impact Festival” utilizzato nel Jazzit Fest, evento organizzato senza contributi pubblici, senza impatto ambientale, con piena raccolta differenziata e facendo leva sui principi del coworking sociale e della mobilità alternativa. Il protocollo sarà presentato a Matera per riunire i promoter che si sentono coinvolti in queste nuove sensibilità. Si delineeranno in pratica i contorni di un necessario “welfare” culturale responsabile e sostenibile.

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