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LE condizioni per tentare l’impresa non mancano. L’Ischia non è brillante da alcune giornate e dopo la sosta ha fatto molto male a Grottaglie pareggiando contro una delle squadre meno attrezzate del girone. Il Matera ha vinto con il Trani ed ha un organico importante al punto di potersela giocare contro qualsiasi squadra del girone. Per fare risultato il Matera deve fare la cosiddetta gara della vita. Una finale. Perchè vincere significherebbe riaprire i giochi per il primo posto, mentre in caso di pareggio o sconfitta l’unico obiettivo resterebbe il secondo posto e quindi i play off.  «Contro Ischia e Gladiator sono due match fondamentali per il nostro campionato, cercheremo di non fallire queste due opportunità come abbiamo fatto all’andata – afferma il capitano Giorgio Marinucci Palermo – loro sono una grossa squadra e credo che sia superfluo sottolinearlo, ma noi non siamo da meno. Personalmente sto bene, ho recuperato dal problema alla caviglia e la condizione è ottimale. Come del resto quella di tutta la squadra. Andiamo a giocarcela, consapevoli delle nostre forze». Sarà un Matera che baderà a contenere l’Ischia, ma a colpirlo nelle ripartenze.  Tra i pali scontata la presenza di Tommaso Bianco, mentre i tre difensori saranno Ciano, Scardala e Calabuig. I cinque di centrocampo partono con Quacquarelli a destra e Pinna dall’altra parte con Marinucci Palermo e Cruciani poco più avanti di Cardore che dovrebbe sostituire nel ruolo e nella posizione Daniele De Vezze, impegnato oggi nella “partita” dell’audizione davanti alla Procura Federale per il filone del Calcioscommesse di Bari. In avanti spazio a Di Gennaro e Ceccarelli con l’unica variante possibile relativa all’impiego di Villa. Però è una certezza l’assetto con il modulo 3-5-2, dal quale Silipo non vuole prescindere e probabilmente non ha torto perchè quando ha provato delle varianti le cose sono peggiorate.

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