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PARTIAMO da una data. Il 6 maggio il Potenza (Città di Potenza) avrà un nuovo proprietario. Luciano Gioia dopo aver gestito questo finale di stagione acquisirà il titolo sportivo da Pasquale Capobianco. “La cessione avverrà gratuitamente – spiega Gioia – dopo che questa gestione avrà ripulito ogni pendenza”. Mettendo un punto deciso – aggiungiamo noi – con tutto ciò che c’è stato quest’anno, specie all’inizio di una stagione sventurata. Alla vigilia del derby col Matera il presidente rossoblu lascia intendere che il calcio potentino, almeno per quanto riguarda questa società, non sta vivendo un’agonia. 
“Il giorno dopo l’ultima partita di questo campionato siamo già pronti a ripartire con un nuovo progetto – dichiara – io sarò il presiente e Rocco Galasso il direttore generale plenipotenziario. Una professionalità come quella di Rocco è corteggiata da piazze più importanti e dobbiamo essere orgogliosi di riuscire a trattenerlo a Potenza. E’ lui che sta lavorando in prima persona per la costruzione di una strada che vogliamo percorrere, tentare il ripescaggio in Serie D”. In effetti, possono essere interpretati in tal senso gli sforzi che quotidianamente la dirigenza e lo staff tecnico guidato da Gerardo Passarella stanno mettendo in essere per chiudere l’annata in corso con la massima dignità, “senza multe e presentandoci su tutti i campi”. Se il quadro dovesse diventare più chiaro (tra il ricorso di Postiglione e le velleità del Rossoblu in Eccellenza), ci potrebbe essere un occhio di riguardo nelle stanze federali. 
Ma va dato atto a Gioia di aver anche sposato la strategia del realismo, abbandonando il progetto di ristrutturazione del Viviani perchè attualmente impraticabile. “Ne abbiamo parlato anche con Giovanni Ferrara, presidente del Rossoblu – svela – rendendoci conto che i tempi non sono maturi. I rapporti con Giovanni restano buoni ma in questo momento non siamo riusciti a mettere in piedi una sinergia. Riparto da un progetto meramente sportivo, nel quale però non potrò andare avanti da solo. Spero maturino i contatti con gli imprenditori di fuori Potenza che hanno già manifestato interesse per questa avventura. C’è anche l’intesa con un importante main sponsor che però ci supporterebbe solo in caso di Serie D. In caso di ripescaggio, dovremo consolidarci nella categoria senza voli pindarici.  Ma in caso di Eccellenza il piano B è già pronto”.  La svolta che Gioia ipotizza è anche culturale, ma andrà verificata alla prova dei fatti. “Vorrei rifondare il settore giovanile per arrivare dopo qualche anno a una prima squadra a trazione potentina”. Ci vorrà tempo.
FORMAZIONE Non recupera neanche De Feo, quindi difesa in massima emergenza con Tancredi e Vaccaro ad affiancare il centrale Schettino. Sambataro e Cataruozzolo sulle corsie esterne, con la mediana affidata a Marra, Limatola e Lancellotti. Cibele e Grieco in attacco. I brasiliani Lucas e Monteiro hanno già i bagagli pronti e domani torneranno a casa. Senza che nessuno sentirà la loro mancanza. 
Pietro Scognamiglio
Twitter @pietroscogna
PARTIAMO da una data. Il 6 maggio il Potenza avrà un nuovo proprietario. Luciano Gioia dopo aver gestito questo finale di stagione acquisirà il titolo sportivo da Pasquale Capobianco. “La cessione avverrà gratuitamente – spiega Gioia – dopo che questa gestione avrà ripulito ogni pendenza”. Mettendo un punto deciso – aggiungiamo noi – con tutto ciò che c’è stato quest’anno, specie all’inizio di una stagione sventurata.  “Il giorno dopo l’ultima partita di questo campionato siamo già pronti a ripartire con un nuovo progetto – continua – io sarò il presiente e Rocco Galasso il direttore generale plenipotenziario. Una professionalità come quella di Rocco è corteggiata da piazze più importanti e dobbiamo essere orgogliosi di riuscire a trattenerlo a Potenza. E’ lui che sta lavorando in prima persona per la costruzione di una strada che vogliamo percorrere, tentare il ripescaggio in Serie D”. In effetti, possono essere interpretati in tal senso gli sforzi che quotidianamente la dirigenza e lo staff tecnico guidato da Gerardo Passarella stanno mettendo in essere per chiudere l’annata in corso con la massima dignità, “senza multe e presentandoci su tutti i campi”. Se il quadro dovesse diventare più chiaro (tra il ricorso di Postiglione e le velleità del Rossoblu in Eccellenza), ci potrebbe essere un occhio di riguardo nelle stanze federali per il capoluogo lucano. Ma va dato atto a Gioia di aver anche sposato la strategia del realismo, abbandonando il progetto di ristrutturazione del Viviani perchè attualmente impraticabile. “Ne abbiamo parlato anche con Giovanni Ferrara, presidente del Rossoblu – svela – rendendoci conto che i tempi non sono maturi. I rapporti con Giovanni restano buoni ma in questo momento non siamo riusciti a mettere in piedi una sinergia. Riparto da un progetto meramente sportivo, nel quale però non potrò andare avanti da solo. Spero maturino i contatti con gli imprenditori di fuori Potenza che hanno già manifestato interesse per questa avventura. C’è anche l’intesa con un importante main sponsor che però ci supporterebbe solo in caso di Serie D. In caso di ripescaggio, dovremo consolidarci nella categoria senza voli pindarici.  Ma in caso di Eccellenza il piano B è già pronto”.  La svolta che Gioia ipotizza è anche culturale, ma andrà verificata alla prova dei fatti. “Vorrei rifondare il settore giovanile per arrivare dopo qualche anno a una prima squadra a trazione potentina”. Ci vorrà tempo.

Twitter @pietroscogna

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