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IL buon senso, questo sconosciuto. Da parte della Fipav ma anche del diretto interessato. Rocco Brancati, potentino, è arbitro iscritto alla sezione di Perugia per ragioni di studio e di lavoro. Avrebbe fatto un figurone nel rifiutare una designazione sconveniente, di sicuro frutto di una lacuna informativa da parte del designatore. Un potentino non può dirigere Bergamo-Potenza, sebbene nei corsi per diventare arbitro venga predicata l’obiettività a prescindere da ogni connotazione geografica. Ma allo stesso modo è ingiustificabile, a quei livelli, che in federazione venga ignorata la  reale provenienza di un arbitro destinato a partite così importanti. Comunque un clamoroso autogol, perchè anche un eventuale successo della Virtus in gara 1 sarebbe stato chiacchierato oltre ogni ragionevolezza. Non trattandosi di un torneo parrocchiale ma dei play-off della terza serie nazionale, sono accortezze da tenere presenti.

Twitter @pietroscogna

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