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“Non vediamo l’ora di giocare”. La Bawer è già proiettata verso la semifinale play off di domenica pomeriggio con Agrigento. Morale alto, buona intensità negli allenamenti sono gli ingredienti di questi ultimi giorni che caratterizzano il lavoro di coach Benedetto. 
La gestione delle situazioni è la sfida più complicata per Matera: “dobbiamo essere bravi in questo senso, l’entusiasmo che si respira è palpabile ma noi lo dobbiamo sentire, sappiamo che ci può aiutare ma lo dobbiamo lasciare fuori per rimanere il più possibile concentrati sulla sfida”. E’ la lucidità di Carlo Cantone, la stessa che frutta in campo punti importanti e una regia sapiente, a tracciare psicologicamente le prossime ore di Matera. “Sappiamo che la pressione di vincere in casa sarà più sulle nostre spalle, loro sono una squadra lunga, hanno dieci giocatori ed alcuni con esperienza di questo tipo di gare. La lunghezza della loro panchina è un piccolo vantaggio anche se non mi preoccupa”. Laddove però la Bawer dovrà essere bravi e nel decidere quando accelerare e quando rallentare il gioco in base alle esigenze del momento, in questo Cantone è il vero metronomo che detta i tempi e che deciderà di fatto i ritmi da dare alla gara. I tre precedenti hanno dimostrato che Matera quando ha controllato il gioco è riuscito sempre a spuntarla mentre ha pagato la pausa di quasi metà gara nella trasferta di Agrigento.
“Io credo che qui risieda la chiave di queste sfide. Noi non dovremo avere pause ma un rendimento il più costante possibile per tener testa all’avversario che riesce a mantenersi costante e che potrebbe tirare fuori anche prestazioni singole importanti in qualche frangente. L’altro elemento sono i ritmi di gioco ma questa è  una costante che ci stiamo trascinando indietro dall’inizio del campionato, quando siamo riusciti a giocare al nostro ritmo la partita l’abbiamo sempre portata a casa. Quando invece ci siamo dovuti adattare al ritmo degli avversari non siamo riusciti sempre a farcela, ad Agrigento era andata così nella prima parte, abbiamo fatto un grande sforzo per recuperare ma poi non ce l’abbiamo fatta”.
Importante sarà per la Bawer domenica l’approccio alla sfida, l’intensità delle partite che contano potrebbe ritornare ben presto ma l’approccio alla sfida e la delicatezza di gara 1 non potranno essere ignorate. “L’inizio effettivamente potrebbe essere nervoso, si tratta di un play off, noi abbiamo più da perdere e veniamo anche da una settimana di pausa che ci ha tolto qualcosa in termini di ritmo partita. Ma credo che tutti questi fattori nel giro di cinque-sei minuti potranno sparire e comunque sono convinto che gara 1 è importante ma non decisiva. La serie è lunga e noi dovremo cercare di partire con il piede giusto”.
Ieri intanto c’è stata la verifica delle condizioni di Matteo Samoggia che si è fermato nell’allenamento di mercoledì per un leggero risentimento muscolare, un piccolo stiramento lo tiene in dubbio fino all’ultimo secondo.
Piero Quarto
“NON vediamo l’ora di giocare”. La Bawer è già proiettata verso la semifinale play off di domenica pomeriggio con Agrigento. Morale alto, buona intensità negli allenamenti sono gli ingredienti di questi ultimi giorni che caratterizzano il lavoro di coach Benedetto. La gestione delle situazioni è la sfida più complicata per Matera: “dobbiamo essere bravi in questo senso, l’entusiasmo che si respira è palpabile ma noi lo dobbiamo sentire, sappiamo che ci può aiutare ma lo dobbiamo lasciare fuori per rimanere il più possibile concentrati sulla sfida”. E’ la lucidità di Carlo Cantone, la stessa che frutta in campo punti importanti e una regia sapiente, a tracciare psicologicamente le prossime ore di Matera. “Sappiamo che la pressione di vincere in casa sarà più sulle nostre spalle, loro sono una squadra lunga, hanno dieci giocatori ed alcuni con esperienza di questo tipo di gare. La lunghezza della loro panchina è un piccolo vantaggio anche se non mi preoccupa”. Laddove però la Bawer dovrà essere brava è nel decidere quando accelerare e quando rallentare il gioco in base alle esigenze del momento, in questo Cantone è il vero metronomo che detta i tempi e che deciderà di fatto i ritmi da dare alla gara. I tre precedenti hanno dimostrato che Matera quando ha controllato il gioco è riuscito sempre a spuntarla mentre ha pagato la pausa di quasi metà gara nella trasferta di Agrigento. “Io credo che qui risieda la chiave di queste sfide. Noi non dovremo avere pause ma un rendimento il più costante possibile per tener testa all’avversario che riesce a mantenersi costante e che potrebbe tirare fuori anche prestazioni singole importanti in qualche frangente. L’altro elemento sono i ritmi di gioco ma questa è una costante che ci stiamo trascinando indietro dall’inizio del campionato, quando siamo riusciti a giocare al nostro ritmo la partita l’abbiamo sempre portata a casa. Quando invece ci siamo dovuti adattare al ritmo degli avversari non siamo riusciti sempre a farcela, ad Agrigento era andata così nella prima parte, abbiamo fatto un grande sforzo per recuperare ma poi non ce l’abbiamo fatta”. Importante sarà per la Bawer domenica l’approccio alla sfida, l’intensità delle partite che contano potrebbe ritornare ben presto ma l’approccio alla sfida e la delicatezza di gara 1 non potranno essere ignorate. “L’inizio effettivamente potrebbe essere nervoso, si tratta di un play off, noi abbiamo più da perdere e veniamo anche da una settimana di pausa che ci ha tolto qualcosa in termini di ritmo partita. Ma credo che tutti questi fattori nel giro di cinque-sei minuti potranno sparire e comunque sono convinto che gara 1 è importante ma non decisiva. La serie è lunga e noi dovremo cercare di partire con il piede giusto”.Ieri intanto c’è stata la verifica delle condizioni di Matteo Samoggia che si è fermato nell’allenamento di mercoledì per un leggero risentimento muscolare, un piccolo stiramento lo tiene in dubbio fino all’ultimo secondo.

 

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