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ITALIA 65
TURCHIA 57

ITALIA Cappelletti 4, Maccaferri 6, Merlati 2, Flaccadori 2, Vencato 3, Nobile 4, Spissu 3, Baldasso 7, Fontecchio 14, Panzieri 5, Artioli 2, Benetti 2, Vedovato 11. Coach: Capobianco (ass. Ramondino – Baioni)
TURCHIA Ugurlu 2, Sanli D.2, Sipahi 9, Baykan, Birsen 6, Ciner, Ulubay 12, Kanter 3, Demir 4, Guven 8, Kosut 8, Sanli M.. Coach: Gunay
ARBITRI Loscalzo di Potenza e Pepe di Bari
PARZIALI 15-13, 31-32, 42-45, 65-57
NOTE spettatori 1500 circa. Fallo antisportivo di Birsen (17’).


NELL’ultimo atto del torneo di Potenza, di fronte a un pubblico inimmaginabile – perché millecinquecento persone non se le aspettava nessuno – gli Azzurrini di Capobianco decidono di raccontare una storia bellissima. Quella di Davide che stende Golia, rappresentato dalla corazzata turca che si presenta agli Europei di fine luglio in Lettonia con i gradi di favorita, legittimati dalla medaglia d’oro conquistata un anno fa nell’ Under 16. Turchia che alza comunque la coppa in virtù dello scontro diretto vinto con la Croazia, ma lascia gran parte degli applausi a un’’Italia che si mette alle spalle la sfortuna e le tensioni delle prime due serate. Lasciando Potenza con un sorriso. L’Italia di ieri sera è stata quella migliore vista nella tre giorni del palaBasento. Scelte difensive sempre azzeccate già nel primo quarto limitano gli effetti dello strapotere fisico turco e un insolito 6/6 ai liberi (3/3 di Panzieri) vale il 15-10 dopo 8’ che dà tanta fiducia. Senza l’energia di Laquintana, tenuto a riposo, gli azzurri abbassano il ritmo in attacco trovando spesso la scelta giusta per infilare l’affollatissima area turca. Il paradosso è che gli esterni di Capobianco hanno tanti tiri facili da fuori e nella prima fase della partita non li sfruttano, arrivando all’intervallo con una sola tripla realizzata su nove tentativi. Ed è proprio dall’arco dei 6.75 che Ulubay firma il sorpasso (31-32) prima di rientrare negli spogliatoi. Al ritorno sul parquet le cose per l’Italia sembrano complicarsi e arriva il parziale di 8-0 che consente il primo allungo della squadra di coach Gunay (34-40). E’la parentesi di maggior appannamento per Fontecchio. Abbassando il quintetto Capobianco (con Panzieri da cinque) riprende le misure della partita e chiude il terzo periodo a distanza di un possesso. Mossa che dura quanto basta per risultare efficace. L’ultimo quarto viene approcciato al meglio dall’Italia, che torna addirittura avanti sulla tripla di Baldasso (49-47) e trae giovamento dalla verticalità di Vedovato, che si alza dalla panchina e decide di diventare dominante. Il pivot di Treviso segna sette punti e prende rimbalzi in attacco e in difesa, scuotendo il pubblico e i suoi compagni. L’inerzia della partita si sposta a favore degli azzurri. Maccaferri guarda il canestro da oltre sette metri e lo trova: è una tripla che, seguita dalla penetrazione del redivivo Fontecchio, vale il 59-52 a 2’30’’ dalla sirena. La sigla su un successo importantissimo in chiave Europei la mette proprio il piccolo play bolognese, che si ripete dalla lunga distanza (62-55). Finisce con i liberi di Baldasso e una festa più che meritata, in un’atmosfera magica che Potenza difficilmente dimenticherà.

 


CROAZIA 82
SLOVENIA 62

(29-10, 47-27, 63-46,82-62)

CROAZIA Kapusta 3, Jukic 6, Marinelli 13, Palac 4, Kozic 6, Vucic, Jelenek 9, Mazalin 4, B.Zganec, Arapovic 20, Ziziz, K.Zganec 17. Coach: Nazor
SLOVENIA Span, Ulcar 9, Novak 11, Dolensek 3, Rebec 9, Santelj 4, Zatkovic, Zupan 5, Karavdic 12, Doljak, Kavas 5, Grusovnik 4. Coach: Ibisi

Classifica torneo

1° posto TURCHIA
2° posto CROAZIA
3° posto SLOVENIA
4° posto ITALIA

Twitter @pietroscogna

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