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E’ un inizio 2014 complesso per la capolista Ferrara, già con una settimana d’anticipo campione d’inverno, sconfitta a Roseto. Alle sue spalle si isola Agrigento, che vince, soffrendo, la sua terza partita consecutiva. In terza posizione la vittoria più importante la fa Matera nello scontro diretto di Casalpusterlengo, con la classifica che comincia a prendere una fisionomia più precisa.
Ferrara ed Agrigento alle Final Six – La capolista Mobyt incappa a Roseto nella sua quarta vittoria stagionale, al termine di una gara che gli uomini di Trullo controllano dall’inizio nonostante le assenze di Sowell e Metreveli ( fuori Flamini per gli estensi) ed il 10/21 degli ospiti dall’arco. L’altalenante girone d’andata degli abruzzesi si conclude con una vittoria di prestigio che segue al convincente +26 di Firenze, con la consapevolezza che non è detto sia destinato per forza a reggere fino al termine il primato di Ferri e compagni. Insieme agli uomini di Furlani anche Agrigento stacca il pass per le finali di Adecco Cup, cui prenderà parte per il terzo anno di seguito. La Moncada rimonta al seconda partita consecutiva interna chiusa all’intervallo con uno svantaggio in doppia cifra (25-38) e conquista  con i soliti noti contro Mantova (quattro in doppia cifra) la sua settima vittoria nelle ultime otto gare. Ai fini della qualificazione agli uomini di Ciani sarebbe bastato battere gli Stings, in virtù dello scontro diretto favorevole contro una Ravenna comunque a prescindere sconfitta dalla rediviva Recanati. 
Inseguono in quattro- Al terzo posto a quota 18 la sconfitta Ravenna viene raggiunta dalle corsare Omegna, Lucca e Matera ma solo queste ultime due hanno un importante +2 in media inglese (differenza tra vittorie in trasferta e sconfitte in casa) che le regala un secondo posto virtuale al pari di Agrigento, avendo giocato una gara in meno in casa durante il girone d’andata appena concluso. Tutto facile per i toscani di Mecacci sul campo della cenerentola Bari cui sono rimasti solo Zaharie ed Infante tra gli uomini di inizio stagione in una squadra tutta di under 19, mentre esce alla distanza la Paffoni a Reggio Calabria. Sotto all’intervallo (41-37) ed ancora a -2 all’ultima sirena, gli uomini di Di Lorenzo (James 31) trovano un ultimo quarto da trentacinque punti e tornano dallo Stretto con due punti che servono a non perde contatto dal terzo posto e che lasciano, soprattutto, malinconicamente la Viola al penultimo posto. L’incrocio a distanza salvezza/playoff tiene banco al PalaCingolani di Recanati, dove i leopardiani (esordio in panchina per l’assistente Pozzetti dopo l’esonero di Bernardi) prima controllano la gara, poi subiscono il ritorno di Ravenna (68 pari a due minuti dal termine) e poi con un 10-2 ottengono una vittoria toccasana per la propria classifica. 
Colpi Firenze e Treviglio – Con la quarta vittoria nelle ultime cinque gare rilancia definitivamente le proprie ambizioni playoff la Remer Treviglio. La squadra di Vertemati vince, pur soffrendo, sul campo di una Bnb sempre più indecifrabile ed alla quarta sconfitta casalinga, in uno scontro diretto importante in chiave playoff, posizione che Alessandri e compagni tornano ad occupare dopo una difficile fase centrale del girone d’andata. Terza vittoria lontano dal Mandela Forum, invece, per una rediviva Affrico ancora in evoluzione. Rescisso il contratto con Pazzi e senza escludere ulteriori movimenti sul mercato (torna Fattori?) la squadra di Caja espugna il PalaTricalle di Chieti aprendo, di fatto, la crisi di una delle squadre più sorprendenti fino ad un mese fa. La sconfitta nell’ultimo parziale a Matera, infatti, fu la prima di quattro consecutive per gli uomini di Marzoli che segnano per la seconda volta consecutiva in casa 54 punti e dopo Mantova, cedono la posta in palio anche ai gigliati.
Bawer cuore ed orgoglio- Il -14 di inizio secondo quarto aveva fatto tornare i fantasmi della squadra incerta di un mese fa. Ma la Bawer bissa il grande terzo quarto di Roseto ed anche al Campus di Codogno trova due punti fondamentali per riprendere la marcia interrotta solo nell’ultimo minuto della gara con Agrigento. Gli uomini di Benedetto centrano la quinta vittoria nelle ultime sei gare (terza esterna consecutiva) e chiudono il girone d’andata con ben quattro vittorie lontano dal PalaSassi, sintomo di come fossero tanti i segnali positivi anche dopo la gara persa lunedì scorso. Tutto questo nonostante nelle ultime due gare Matera non ha avuto la solita prova collettiva (anche stavolta solo tre uomini in doppia cifra) cui aveva abituato, segnale di quanti siano ancora i margini di miglioramento di una squadra che è cresciuta di testa prima ancora che nel gioco nell’ultimo mese. Contro Casalpusterlengo è arrivata la prima vittoria esterna in uno scontro diretto, nonchè il modo migliore per reagire alla sfortunata ultima sconfitta interna. Sperando che il momento magico di Austin continui (28.3 di media nelle ultime tre gare) e che il girone di ritorno confermi l’esponenziale miglioramento della Bawer.
Donatello Viggiano
E’ un inizio 2014 complesso per la capolista Ferrara, già con una settimana d’anticipo campione d’inverno, sconfitta a Roseto. Alle sue spalle si isola Agrigento, che vince, soffrendo, la sua terza partita consecutiva. In terza posizione la vittoria più importante la fa Matera nello scontro diretto di Casalpusterlengo, con la classifica che comincia a prendere una fisionomia più precisa.
Ferrara ed Agrigento alle Final Six – La capolista Mobyt incappa a Roseto nella sua quarta vittoria stagionale, al termine di una gara che gli uomini di Trullo controllano dall’inizio nonostante le assenze di Sowell e Metreveli (fuori Flamini per gli estensi) ed il 10/21 degli ospiti dall’arco. L’altalenante girone d’andata degli abruzzesi si conclude con una vittoria di prestigio che segue al convincente +26 di Firenze, con la consapevolezza che non è detto sia destinato per forza a reggere fino al termine il primato di Ferri e compagni. Insieme agli uomini di Furlani anche Agrigento stacca il pass per le finali di Adecco Cup, cui prenderà parte per il terzo anno di seguito. La Moncada rimonta al seconda partita consecutiva interna chiusa all’intervallo con uno svantaggio in doppia cifra (25-38) e conquista  con i soliti noti contro Mantova (quattro in doppia cifra) la sua settima vittoria nelle ultime otto gare. Ai fini della qualificazione agli uomini di Ciani sarebbe bastato battere gli Stings, in virtù dello scontro diretto favorevole contro una Ravenna comunque a prescindere sconfitta dalla rediviva Recanati. 
Inseguono in quattro – Al terzo posto a quota 18 la sconfitta Ravenna viene raggiunta dalle corsare Omegna, Lucca e Matera ma solo queste ultime due hanno un importante +2 in media inglese (differenza tra vittorie in trasferta e sconfitte in casa) che le regala un secondo posto virtuale al pari di Agrigento, avendo giocato una gara in meno in casa durante il girone d’andata appena concluso. Tutto facile per i toscani di Mecacci sul campo della cenerentola Bari cui sono rimasti solo Zaharie ed Infante tra gli uomini di inizio stagione in una squadra tutta di under 19, mentre esce alla distanza la Paffoni a Reggio Calabria. Sotto all’intervallo (41-37) ed ancora a -2 all’ultima sirena, gli uomini di Di Lorenzo (James 31) trovano un ultimo quarto da trentacinque punti e tornano dallo Stretto con due punti che servono a non perde contatto dal terzo posto e che lasciano, soprattutto, malinconicamente la Viola al penultimo posto. L’incrocio a distanza salvezza/playoff tiene banco al PalaCingolani di Recanati, dove i leopardiani (esordio in panchina per l’assistente Pozzetti dopo l’esonero di Bernardi) prima controllano la gara, poi subiscono il ritorno di Ravenna (68 pari a due minuti dal termine) e poi con un 10-2 ottengono una vittoria toccasana per la propria classifica. 
Colpi Firenze e Treviglio – Con la quarta vittoria nelle ultime cinque gare rilancia definitivamente le proprie ambizioni playoff la Remer Treviglio. La squadra di Vertemati vince, pur soffrendo, sul campo di una Bnb sempre più indecifrabile ed alla quarta sconfitta casalinga, in uno scontro diretto importante in chiave playoff, posizione che Alessandri e compagni tornano ad occupare dopo una difficile fase centrale del girone d’andata. Terza vittoria lontano dal Mandela Forum, invece, per una rediviva Affrico ancora in evoluzione. Rescisso il contratto con Pazzi e con l’americano Brandon Wood, senza escludere ulteriori movimenti sul mercato (torna Fattori?), la squadra di Caja espugna il PalaTricalle di Chieti aprendo, di fatto, la crisi di una delle squadre più sorprendenti fino ad un mese fa. La sconfitta nell’ultimo parziale a Matera, infatti, fu la prima di quattro consecutive per gli uomini di Marzoli che segnano per la seconda volta consecutiva in casa 54 punti e dopo Mantova, cedono la posta in palio anche ai gigliati.
Bawer cuore e orgoglio – Il -14 di inizio secondo quarto aveva fatto tornare i fantasmi della squadra incerta di un mese fa. Ma la Bawer bissa il grande terzo quarto di Roseto ed anche al Campus di Codogno trova due punti fondamentali per riprendere la marcia interrotta solo nell’ultimo minuto della gara con Agrigento. Gli uomini di Benedetto centrano la quinta vittoria nelle ultime sei gare (terza esterna consecutiva) e chiudono il girone d’andata con ben quattro vittorie lontano dal PalaSassi, sintomo di come fossero tanti i segnali positivi anche dopo la gara persa lunedì scorso. Tutto questo nonostante nelle ultime due gare Matera non ha avuto la solita prova collettiva (anche stavolta solo tre uomini in doppia cifra) cui aveva abituato, segnale di quanti siano ancora i margini di miglioramento di una squadra che è cresciuta di testa prima ancora che nel gioco nell’ultimo mese. Contro Casalpusterlengo è arrivata la prima vittoria esterna in uno scontro diretto, nonchè il modo migliore per reagire alla sfortunata ultima sconfitta interna. Sperando che il momento magico di Austin continui (28.3 di media nelle ultime tre gare) e che il girone di ritorno confermi l’esponenziale miglioramento della Bawer.
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