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Una sola squadra al comando: l’Agrigento di Franco Ciani. La Moncada, brava e fortunata, vince l’ennesima partita in volata ( dopo quelle con Omegna e Matera ) della sua stagione e si isola in vetta approfittando del passo falso di Ferrara ad Omegna. Ma le tre inseguitrici non mollano, col colpo della Bawer a Treviglio.
 
Moncada col brivido – Rischia di complicarsi sul piu’ bello una partita che gli uomini di Ciani avevano comandato in lungo ed in largo per tutti e quaranta i minuti ( ancora +9 a quattro dal termine) sul parquet della Bnb. Gli orange, però, trovano la parità con un gioco da tre punti prima dell’ultima azione, ma non fanno i conti col canestro da due di Piazza che a 2” dal termine riporta a +2 i suoi. Partita chiusa? Sbagliato. I padroni di casa sbagliano il canestro del sorpasso ma a rimbalzo offensivo c’è fallo di De Laurentis su Amoroso. La mano del capitano nordbarese, però, trema e fa solo 1/2 consegnando di misura (79-80) la tredicesima vittoria stagionale e la vetta solitaria ad Agrigento.
 
Omegna di forza, Lucca col brivido  – Grande prova di autorità, nell’anticipo di sabato, della Paffoni di Di Lorenzo. I rossoverdi solo nel finale, dopo aver condotto anche di 25 lunghezze, subiscono il generoso ritorno dell’ex capoclassifica ancora priva di Flamini, capace di chiudere al di sotto della doppia cifra di svantaggio la partita, ma che perde la vetta. Con questa vittoria Omegna si porta sul 2-0 negli scontri diretti ma con dieci partite già giocate in casa (contro le nove di Lucca e le otto di Matera) è la squadra messa peggio in media inglese tra le inseguitrici al terzo posto. La solita pazza ed altalenante Lucca cambia piu’ volte faccia durante la stessa partita e sale a quota 22 dopo aver battuto Ravenna. Gli uomini di Mecacci sono bravi a rientrare da un primo quarto da incubo (8-24) e rimontare il -5 dell’ultimo riposo, ma devono soffrire fino all’ultimo e vedere uscire il tiro di Sollazzo che sarebbe valsa la parità a quota 70 per festeggiare la quarta vittoria nelle ultime cinque gare. Sono quattro le sconfitte consecutive, invece, per gli uomini di Giordani. 
 
Dominio Bawer – Un’altra autentica prova di forza esterna è quella che la Bawer ottiene al PalaFacchetti di Treviglio, dove centra già la seconda vittoria in trasferta del 2014 e la quinta complessiva. Eppure la Remer di Vertemati era avversario scomodo ed anche lanciato dalle cinque vittorie consecutive da cui era reduce, ma la Bawer, con una superba prestazione difensiva, ha dominato la gara per tutti e quaranta i minuti con una facilità a tratti irrisoria e mandando tutti e cinque i suoi titolari in doppia cifra. Arriva, così, il primo fondamentale 2-0 in stagione regolare ai danni di una diretta concorrente ai playoff, nonchè il miglior auspicio in vista della fondamentale gara di domenica prossima al PalaSassi con Omegna.
 
Mantova risale, Roseto da record- Nell’insolito anticipo tutto “letterario” del mercoledì tra le città di Virglio e Dante, la spunta Mantova in rimonta su una Firenze che fa esordire anche il pivot Quaglia e sciupa diciassette punti di vantaggio. Il canestro di Rabaglietti vale la parità, ma a distanza di tre giorni è ancora Mike Nardi a griffare il canestro decisivo a meno di sei secondi dal termine, che vale per gli Stings una vittoria dal pieno sapore playoff: è la decima in campionato. A quota 20 sale anche Roseto, che batte almeno un paio di record di questa Silver. A consentirlo è la visita della cenerentola Bari, seppellita dal bagno di triple (19/30, probabile massimo stagionale di canestri segnati oltre l’arco) dagli Sharks che segnano 118 punti e cancellano il precedente di 116 messo a segno da Ferrara, guidati da un Legion autore di 37 punti in appena ventitre minuti. 
 
Orgoglio Viola, Casalp ai liberi- Nonostante l’assenza di Sorrentino grazie a cinque uomini in doppia cifra la Viola di Ponticiello, sul nuovo campo “di casa” di Vibo Valentia, asfalta una Chieti che non ripete la grande prova di domenica scorsa contro Omegna e non ha nulla (0/9 dal campo in coppia) dai suoi ultimi arrivati Passera e Cardillo. Non bastano i 42 punti della coppia Shaw-Soloperto. Risorge, invece, dopo quattro sconfitte consecutive, l’Assigeco di Zanchi che con tre tiri liberi negli ultimi venti secondi di Chiumenti e Ricci opera il sorpasso, sul neutro di Pesaro (il vecchio hangar di Viale dei Partigiani, parquet di una Scavolini scudettata) ai danni di una Recanati che vede fermarsi sul ferro il tiro di Starring del potenziale supplementare
Una sola squadra al comando: l’Agrigento di Franco Ciani. La Moncada, brava e fortunata, vince l’ennesima partita in volata ( dopo quelle con Omegna e Matera ) della sua stagione e si isola in vetta approfittando del passo falso di Ferrara ad Omegna. Ma le tre inseguitrici non mollano, col colpo della Bawer a Treviglio.
 
MONCADA COL BRIVIDO – Rischia di complicarsi sul piu’ bello una partita che gli uomini di Ciani avevano comandato per tutti e quaranta i minuti (ancora +9 a quattro dal termine) sul parquet della Bnb. Gli orange, però, trovano la parità con un gioco da tre punti prima dell’ultima azione, ma non fanno i conti col canestro da due di Piazza che a 2” dal termine riporta a +2 i suoi. Partita chiusa? Sbagliato. I padroni di casa non trovano il canestro del sorpasso ma a rimbalzo offensivo c’è fallo di De Laurentis su Amoroso. La mano del capitano nordbarese, però, trema e fa solo 1/2 consegnando di misura (79-80) la tredicesima vittoria stagionale e la vetta solitaria ad Agrigento.
 
OMEGNA DI FORZA, LUCCA COL BRIVIDO  – Grande prova di autorità, nell’anticipo di sabato, della Paffoni di coach Di Lorenzo. I rossoverdi solo nel finale, dopo aver condotto anche di 25 lunghezze, subiscono il generoso ritorno dell’ex capoclassifica ancora priva di Flamini, capace di chiudere al di sotto della doppia cifra di svantaggio la partita, ma che perde la vetta. Con questa vittoria Omegna si porta sul 2-0 negli scontri diretti ma con dieci partite già giocate in casa (contro le nove di Lucca e le otto di Matera) è la squadra messa peggio in media inglese tra le inseguitrici al terzo posto. La solita pazza ed altalenante Lucca cambia piu’ volte faccia durante la stessa partita e sale a quota 22 dopo aver battuto Ravenna. Gli uomini di Mecacci sono bravi a rientrare da un primo quarto da incubo (8-24) e rimontare il -5 dell’ultimo riposo, ma devono soffrire fino all’ultimo e vedere uscire il tiro di Sollazzo che sarebbe valsa la parità a quota 70 per festeggiare la quarta vittoria nelle ultime cinque gare. Sono quattro le sconfitte consecutive, invece, per gli uomini di Giordani. 
 
DOMINIO BAWER – Un’altra autentica prova di forza esterna è quella che la Bawer ottiene al PalaFacchetti di Treviglio, dove centra già la seconda vittoria in trasferta del 2014 e la quinta complessiva. Eppure la Remer di Vertemati era avversario scomodo ed anche lanciato dalle cinque vittorie consecutive da cui era reduce, ma la Bawer, con una superba prestazione difensiva, ha dominato la gara per tutti e quaranta i minuti con una facilità a tratti irrisoria e mandando tutti e cinque i suoi titolari in doppia cifra. Arriva, così, il primo fondamentale 2-0 in stagione regolare ai danni di una diretta concorrente ai playoff, nonchè il miglior auspicio in vista della fondamentale gara di domenica prossima al PalaSassi con Omegna.
 
MANTOVA RISALE, ROSETO DA RECORD – Nell’insolito anticipo tutto “letterario” del mercoledì tra le città di Virglio e Dante, la spunta Mantova in rimonta su una Firenze che fa esordire anche il pivot Quaglia e sciupa diciassette punti di vantaggio. Il canestro di Rabaglietti vale la parità, ma a distanza di tre giorni è ancora Mike Nardi a griffare il canestro decisivo a meno di sei secondi dal termine, che vale per gli Stings una vittoria dal pieno sapore playoff: è la decima in campionato. A quota 20 sale anche Roseto, che batte almeno un paio di record di questa Silver. A consentirlo è la visita della cenerentola Bari, seppellita dal bagno di triple (19/30, probabile massimo stagionale di canestri segnati oltre l’arco) dagli Sharks che segnano 118 punti e cancellano il precedente di 116 messo a segno da Ferrara, guidati da un Legion autore di 37 punti in appena ventitre minuti. 
 
ORGOGLIO VIOLA, CASALPUSTERLENGO AI LIBERI – Nonostante l’assenza di Sorrentino grazie a cinque uomini in doppia cifra la Viola di Ponticiello, sul nuovo campo “di casa” di Vibo Valentia, asfalta una Chieti che non ripete la grande prova di domenica scorsa contro Omegna e non ha nulla (0/9 dal campo in coppia) dai suoi ultimi arrivati Passera e Cardillo. Non bastano i 42 punti della coppia Shaw-Soloperto. Risorge, invece, dopo quattro sconfitte consecutive, l’Assigeco di Zanchi che con tre tiri liberi negli ultimi venti secondi di Chiumenti e Ricci opera il sorpasso, sul neutro di Pesaro (il vecchio hangar di viale dei Partigiani, parquet di una Scavolini scudettata) ai danni di una Recanati che vede fermarsi sul ferro il tiro di Starring del potenziale supplementare

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