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Tre domande a Nico Trombetta, Rossella Montemurro, Tonio Chisena, Tatiana Fracasso

 

1) L’Italia a casa. La disfatta di Prandelli e delle sue scelto o solo sfortuna?

2) Decisivo il rosso a Marchisio?

3) E adesso? Vedrai ancora i Mondiali? Oppure la passione si ferma  con l’eliminazione degli Azzurri?

 

NICO TROMBETTA

1) La partita di questa sera ha mostrato un Italia non competitiva per un torneo mondiale. Determinate per l’eliminazione l’errore tattico della partita con il Costa Rica. Bisogna considerare che in campo ci sono anche gli avversari ed è questo il vero problema dell’Italia in questo momento, comprendere fino a che punto non siamo in grado di esprimere un buon calcio e quando invece è merito dei nostri avversari.

2) Il rosso di Marchisio forse è stato eccessivo, ma bisogna considerare che comunque il fallo è stato netto. Il gol non è stato causato da una minoranza numerica della nostra nazionale ma da un episodio. È chiaro che una squadra al completo avrebbe giocato un’altra partita.

3) Certo che continuerò a seguire i mondiali. Ho visto le partire in famiglia, con mio figlio Michele. Più che tifoso sono uno sportivo e come tale vedo lo sport per quello che deve essere: un grande spettacolo che suscita emozioni, discussioni ma soprattutto socializzazione in una comunità.

 

ROSSELLA MONTEMURRO

1) Le scelte del mister non sono state condivise da molti e con questo spirito abbiamo fatto il nostro ingresso in Brasile. Probabilmente la squadra non era al top ma il brusio di fondo ha contribuito a confermare la “profezia che si autoavvera” e così, a mio avviso, siamo stati spettatori di poco affiatamento in campo che ha fatto passare poche emozioni attraverso il plasma

2) Il rosso poteva essere giallo? una svista? un arbitro troppo severo? probabilmente si! Fatto sta che a mio avviso un rosso in campo demoralizza la squadra e giocare quasi tutto il secondo tempo in dieci produce uno stress enorme. il dato di fatto è che con una sola vittoria e due sconfitte, gli Azzurri tornano in patria.

3) Ovvio che tra 4 anni rivedrò i Mondiali; sono l’evento festaiolo per eccellenza, un modo per stare in compagnia e sentirci uniti in qualcosa,  almeno nel calcio.

 

TONIO CHISENA

1) L’Italia si è presentata a questo Mondiale senza una vera identità e uno schema preciso di gioco. Molta improvvisazione che alla fine è stata ovviamente fatale. Giocatori tra l’altro con una pessima condizione fisica e atletica, ha pesato la preparazione pre mondiale. E secondo me senza la cattiveria giusta messa in campo nelle gare disputate. Per quel che mi riguarda è un’eliminazione giusta.

2) Il rosso a Marchisio ha del vergognoso per quello che si è visto in campo. Come ce l’ha il mancato rosso a Suarez per il morso da cannibale rifilato a Chiellini diversi minuti dopo. Ma probabilmente sono solo attenuanti per quel che si è visto in campo in queste gare.

3) Certo che li vedrò. Ma solo perché amo fortemente questo sport e non vorrei mai perdere occasione si seguire una competizione così importante, come ho sempre fatto.

 

TATIANA FRACASSO

1) Sicuramente scelte sbagliate oggi come l’ altra partita. Sin dalle convocazioni non mi sono piaciute le decisioni del nostro Commissario Tecnico. Poteva prendere delle decisioni diverse già prima di partire per il Brasile.

2) Penso che il rosso abbia inciso parecchio e che la mancanza di Marchisio in mezzo al campo si sia sentita, la squadra si è abbassata molto sino al momento in cui abbiamo subito il gol decisivo da palla inattiva, sicuramente la gara avrebbe mantenuto un andamento differente rispetto a quello che abbiamo visto, invece, nel finale.

3) Guarderò i Mondiali, continuerò a seguirli perchè amo il calcio, ma ovviamente lo farò con molta meno enfasi. Tifare per l’Italia permette di vivere emozioni del tutto differenti, che non potremo continuare a vivere.

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