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SERVIVA per mettersi alle spalle una settimana complicata. Serviva per acquisire consapevolezza di poter essere protagonisti in un campionato così livellato che il Gallipoli, matricola dal basso profilo, fa la voce grossa. Giacomarro è squalificato, ma il Potenza che ha festeggiato la prima vittoria al Viviani è sempre più il suo. Gli somiglia e viaggia in simbiosi con le sue idee. Grinta, mentalità vincente, convinzione nei propri mezzi e anche un pizzico di vanità. 
Chi invece fa fatica a riconoscere la squadra su cui opera durante la settimana è Ranko Lazic. Per il Francavilla arriva la terza sconfitta di fila e suona l’allarme per la fragilità del reparto difensivo che pare irrisolvibile con gli strumenti attualmente nelle mani del tecnico serbo. Con gli under si scherza col fuoco e i sinnici in questo avvio di campionato si stanno scottando, senza dimenticare che l’espulsione a metà gara di Gasparini gli ha logicamente tagliato le gambe. 
Ma dopo 45’ minuti i giochi di questo derby d’inizio stagione erano praticamente già chiusi. Il vantaggio il Potenza lo legittima con una mezz’ora vissuta costantemente nella metà campo avversaria, come accaduto anche a Scafati. Piede a tavoletta sull’acceleratore. Unica eccezione al monologo dei rossoblù di casa è un tiro cross di Gasparini che Patania devia cautelativamente in angolo. A stappare la partita poco prima era stato Di Senso, indiavolato, bravo ad allargarsi sul destro in area per sparare un diagonale che sfiora di poco il secondo palo. Il Potenza tiene altissimo il suo baricentro e il 3-5-2, come insegna Antonio Conte, è il modulo che consente di coprire meglio il campo generando densità a ridosso dell’area avversaria. 
La squadra di Giacomarro dà la sensazione che niente sia casuale: mai più di due tocchi, sovrapposizioni alternate degli esterni e incursioni verticali da centrocampo che creano scompiglio nella retroguardia di Lazic. Il tutto senza buttare mai via un pallone. I lanci lunghi si contano sulle dita di una mano, perché si esce palla a terra partendo dalla difesa. Il lato debole del Francavilla è sulla destra e il Potenza se ne accorge subito, infilando impietosamente il coltello nella piaga. Il gol arriva dopo 28’ e il filmato andrebbe riversato su dvd per proiettarlo nelle scuole calcio: azione alla mano sulla trequarti avversaria, Basso da destra serve Viola che avrebbe lo spazio del tiro ma appoggia a rimorchio per Cianni, l’assist del regista è un cioccolatino che Barillari – bravissimo a tagliare da sinistra – deve solo scartare e depositare in porta. Uno a zero e giù il cappello per la perfetta esecuzione di uno schema provato in allenamento. 
Ma neanche il tempo di festeggiare e arriva il pari: Lazic ci mette lo zampino invertendo gli esterni offensivi e la mossa dà i suoi frutti. Mansour da sinistra mette in area un cross velenoso che vede Sicignano addormentarsi dimenticandosi Picci, lì dove il bomber barese non perdona. Una sbandata. Ma il Potenza controsterza e torna in carreggiata ribaltando subito la partita nella metà campo ospite. Di Senso fa le prove generali per il raddoppio al 33’, non trovando la porta dopo una triangolazione stretta con Basso. Il sostituto di Bartolini meriterebbe il gol ma guadagna applausi a scena aperta perché si danna l’anima anche sacrificandosi in pressing. Ed è proprio dalla caparbietà del numero undici rossoblù che nasce il raddoppio. Di Senso ruba palla a Gavric sul lato corto dell’area, spara su Di Gennaro la cui incertissima respinta finisce sui piedi di Palumbo. Il gol sotto la curva Ovest, una formalità per lui, è il primo in campionato dell’attaccante campano. Provano a chiudere i conti Akuku e ancora Barillari, ma il Francavilla si suicida con le sue mani quando Gasparini rimedia il secondo giallo per un fallo a centrocampo lasciando i suoi in dieci con un tempo tutto da giocare. 
L’intervallo è per la squadra di Lazic una terra promessa, dove rinfrescarsi e mettere in ordine le idee per capire come limitare i danni di un pomeriggio stregato. Il tecnico serbo fa rientrare il Francavilla con un 4-4-1, cambia il portiere per infortunio (Rana per De Gennaro) e lascia sulle spalle del solo Picci il peso della rimonta. L’ex attaccante di Brescia e Matera impegna Patania su punizione, ha fiuto del gol di categoria superiore – l’ha dimostrato – ma sceglie la strategia del crollo facile su ogni contrasto innervosendo così la partita. Tutto ciò non basta per impietosire l’arbitro, che forse lo prende anche in antipatia quando gli annulla un gol per un fallo in attacco piuttosto dubbio. 
Con l’uomo in più, in ogni caso, i palleggiatori del Potenza vanno a nozze e le occasioni da gol maturano a grappoli. Barillari, migliore in campo, asfalta come e quando vuole il suo dirimpettaio Ranieri recapitando al centro dell’area inviti da trasformare in gol. Non ci riescono né Di Senso né Palumbo, che si fa anche pescare due volte in fuorigioco. Il difetto del Potenza è sempre il solito: quando la squadra di Giacomarro si accorge di poter dilagare inizia a specchiarsi nella sua bellezza, perdendo cattiveria nei sedici metri. La partita andrebbe chiusa prima, ma il Francavilla è esausto e terrorizzato dalle incertezze della sua difesa. Il povero Ranieri, nel panico, ci mette ancora lo zampino sul terzo gol dei padroni di casa, subendo il tunnel di Palumbo che manda in porta il neo entrato Catanese. Finisce con il sottofondo della la curva Ovest che canta “vi vogliamo così”. Non accadeva da tanto, troppo tempo. Del resto l’avevamo preventivato: la sconfitta di Picerno in amichevole ha lasciato tracce soltanto su Youtube. 
Twitter @pietroscogna

 

 

POTENZA   3
FRANCAVILLA   1

POTENZA (3-5-2) Patania 6,5; Lolaico 6.5, Sicignano 6, Posillipo 6; Basso 6, Viola 6, Cianni 7, Akuku 7, Barillari 7.5 (28’st Foscolo sv); Palumbo 7, Di Senso 6.5 (39’st Catanese 6.5). A disp. Napoli, Lauria, Marini, Melis, Pellegrino, Savoia, Zaccagnino. All. Tramutola (Giacomarro squalificato)
FRANCAVILLA (4-2-3-1) De Gennaro 4 (1’st Rana 6.5); Ranieri 4, Gavric 4.5 (13’st Lancellotti 5.5), Digiorgio 5, Nicolao 5; Gasparini 4, Roselli 5; Mansour 5, Pioggia 5, Sperandeo 5 (26’st Fanelli 5.5); Picci 7. A disp. Marziale, Morsillo, Sindjic, De Marco, Russillo, Donnadio. All. Lazic
ARBITRO Minafra di Roma 2 (Garofalo – Montuori)
RETI 28’pt Barillari, 31’pt Picci, 39’pt Palumbo, 47’st Catanese
NOTE Espulso Gasparini al 45’ per doppia ammonizione. Ammoniti: De Gennaro, Cianni, Sperandeo, Digiorgio. Angoli: 9-3. Rec.: 2’pt, 4’st.

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