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La grande paura al XXI Settembre, poi il sospiro di sollievo con le notizie dal Madonna delle Grazie di Matera: Ettore Medicino sta bene. Al 6′ della gara tra Matera e Salernitana succede l’imprevedibile. Scontro in area tra l’attaccante granata e un difensore biancazzurro, il colpo è tra la mascella e la tempia. La punta resta a terra, sembra esanime. L’ambulanza tarda il suo ingresso in campo, ma il primo soccorso arriva direttamente dai calciatori in campo, tra cui il materano De Franco, che con forza apre la bocca di Mendicino, per evitare che la lingua impedisse al calciatore di respirare. 

Nel frattempo intervengono anche i sanitari e viene effettuato sul granata anche un massaggio cardiaco. Arriva l’ambulanza, Mendicino viene messo a bordo, c’è il primo scrosciante applauso, liberatorio, del XXI Settembre “Franco Salerno”, che accoglie così anche un leggero movimento del calciatore, ma la tensione resta. L’arbitro consulta i capitani e decide per una sospensione di 15′. Poi il tweet della società arriva direttamente dal nosocomio materano: “E’ fuori pericolo”. L’annuncio arriva anche dallo speaker dello stadio, nuovo immenso e lungo applauso da parte dell’intero stadio.

Ora le condizioni di Mendicino sono buone, ha subito un trauma cranico commotivo e non si registrano fratture. Il calciatore ha ripreso pienamente conoscenza e resterà sotto osservazione per 48 ore al Madonna delle Grazie di Matera, per poi far ritorno a casa.

Decisivo il primo soccorso da parte del difensore del Matera De Franco, che in sala stampa ha dichiarato: “Ogni volta che accadono queste cose, ritornano in mente quegli attimi che hanno provocato la morte di Morosini. Immagini che nessuno vorrebbe più vedere. La cosa importante è che adesso Mendicino stia bene, che la paura è passata. Naturalmente sono stati dei brutti momenti, interminabili. Durante uno scontro aereo, lui è rimasto a terra e da subito si era capito che si trattava di qualcosa di grave. Così, ho cercato di impedire alla lingua di essere inghiottita, la situazione era gravissima. Alla fine ce l’ho fatta. Meglio restare con qualche dita in meno, che perdere la vita. Il giocatore si è ripreso dopo che l’hanno rianimato. È stato un brutto spavento, ma alla fine sta bene, questa è la cosa che conta. Non lo conosciamo, ma cercheremo di sentirlo nei prossimi giorni”

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