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“NON dimettetevi mai, non fate come me”. Ci scherza su, Mimmo Toscano, parlando a una platea alla quale non è peccato regalare un sorriso. Il tecnico calabrese – in Basilicata per il premio Mancinelli – è intervenuto come docente nella seconda edizione del corso per allenatori destinato ai detenuti della casa circondariale di Potenza. Un progetto ideato dall’Aiac (Associazione allenatori) di Basilicata e apprezzato su scala nazionale, al punto che è già stato riproposto negli istituti penitenziari di Bari e Palermo. “Già a Cosenza avevo vissuto un’esperienza simile – racconta – e ogni volta se ne esce più ricchi. Il calcio può aiutare questi ragazzi a intraprendere la giusta strada quando escono, ma anche nel periodo di detenzione è il collante di rapporti di amicizia che aiutano a superare i momenti più difficili”.

DIMISSIONI SENZA RANCORE Sta impiegando il suo tempo libero nel migliore dei modi, l’ex allenatore della Ternana. La visita in Basilicata è stata anche un ritorno alle origini: ha giocato a Potenza nel 1992-’93, maglia numero sette, campionato di C1 concluso con la vittoria nello spareggio salvezza contro il Casarano. In panchina prima Lombardo poi Passarella, in campo due progetti (ben riusciti) di allenatori. Insieme a Toscano in quel centrocampo c’era anche Pasquale Marino, oggi a Vicenza. Toscano ha già in tasca un biglietto aereo per l’Inghilterra, dove andrà a studiare quel calcio che l’ha sempre affascinato. Le dimissioni dalla panchina rossoverde, dopo appena quattro giornate del campionato di serie B (due pareggi e due ko), lo lasciano sereno. “E’ stata la scelta migliore, per me e per la Ternana – spiega –. E’ una squadra costruita in gran parte nell’ultimo giorno di mercato ma che ha dei valori, con i quali sta già dimostrando di poter risalire la classifica”. Senza rancore.

IL CAGLIARI SU TUTTE Toscano, in ogni caso, continua a seguire un torneo che offre continui spunti interessanti. “Ho seguito il Crotone contro il Livorno – racconta – e ho visto in campo quell’entusiasmo e quell’intensità che possono portare a traguardi importanti. In ogni caso, è presto per parlare di chi potrà ripercorrere la strada di Carpi e Frosinone. Solo il Cagliari ha un organico e una struttura che lo rendono chiaramente favorito per il primo posto, dietro la squadra di Rastelli ce ne sono sei o sette che si giocheranno le altre promozioni fino alla fine”.

LE STELLE Toscano non esita a iscriversi al partito degli ammiratori di Stefano Sensi, il regista del Cesena (classe ’95, pescato in Lega Pro) che ha già stuzzicato l’attenzione del Napoli e di altre big. “Insieme a Mandragora del Pescara, che la massima serie l’ha già assaggiata, Sensi mi sembra il più pronto per cimentarsi su palcoscenici importanti. E’ la dimostrazione che in Lega Pro si possono trovare giocatori di grande prospettiva: l’anno scorso con il Novara ho incrociato in Supercoppa il Teramo e rimasi colpito da Lapadula. Ero sicuro che sarebbe diventato un protagonista anche in B”. 

Twitter @pietroscogna

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