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IL 4-0 fa rumore, ancor di più se i gol subiti nelle ultime due trasferte sono otto. Ma l’onestà intellettuale impone di ammettere che a Francavilla, così come a Fondi, il Potenza ha perso contro squadre molto più forti. I 21 punti conquistati nella gestione in 12 partite Marra rappresentano un bottino lusinghiero che ha stimolato nella tifoseria voli pindarici, alimentati anche dall’entusiasmo contagioso dei presidenti Vertolomo e Vangone. Entusiasmo – si badi bene – che rappresenta un patrimonio da tutelare per il calcio potentino.

Da addetti ai lavori però non possiamo fare a meno di leggere chiaramente le carte a questo campionato, nel quale i rossoblù non possono e non potranno recitare un ruolo di vertice. Non basta chiamarsi Potenza. Al netto dell’equilibrio e del livellamento verso il basso delle big del girone H, non basta una squadra costruita in ritardo e con diversi rattoppi per competere alla pari con chi realmente si contenderà la promozione. Fondi e Virtus Francavilla, a livello organizzativo ed economico, hanno diverse marce in più.

Anche l’operato dell’allenatore – davvero buono alla luce dei punti conquistati – va analizzato ponderando il valore dell’organico che Marra ha a disposizione. Una squadra che ci mette spesso grande ardore perché piena di giovani promettenti, ma che è scesa in campo con il discontinuo Oretti come elemento più esperto (classe 1989) contro i vari Tiscione, Iadaresta, Rinaldi, D’Agostino. Un gap di carisma e qualità che non si può colmare con nessuna alchimia dalla panchina. L’obiettivo realistico per il girone di ritorno può essere rappresentato dall’approdo ai play-off, ma il vero successo sarebbe poter gettare davvero le basi in vista della prossima stagione. La progettualità, in serie D, è un’eccezione che rappresenterebbe per Potenza un lusso. La società ne parla in maniera costruttiva, è attesa ora alla prova dei fatti.

APPUNTI DI MERCATO Per potersi giocare senza affanni un posto nella colonna sinistra della classifica Marra ha bisogno di rinforzi. Un difensore centrale, un centrocampista di qualità se dovesse andar via Oretti, una punta con spiccate doti fisiche. In più, va arricchito in tutti i reparti il pacchetto under (serve un portiere e si spera di riuscire a strappare al Campobasso Ciro Lucchese, ex Cavese, regista classe ’96). La difficoltà è però ben nota: è difficile liberare giocatori che stanno facendo bene nelle società dove sono attualmente tesserati. E’ l’ostacolo che – parlando di attaccanti – il Potenza sta incontrando nella trattativa con Michael Traini della Sammaurese (10 reti). Un accordo con il giocatore c’è ma il club romagnolo non lo lascia andar via. Situazione simile a quella di Broso (Legnano) e Gennaro Esposito (Taranto, piace anche al Rende). Sarebbe più facile arrivare a Ricciardo, in esubero da Nardò, ma vanno verificate le condizioni fisiche di un giocatore dal sicuro valore ma che non arriva da un momento felice. Marra potrebbe pensare anche a Fabio De Luca (oggi alla Gelbison) con cui ha condiviso l’esperienza di Aversa nella passata stagione. Piace anche Loris Formuso, ex Matera e Grottaglie, oggi all’Olbia.

CASI SPINOSI: MORINI E ORETTI Nella giornata odierna si dovrebbe capire qualcosa di più sulle posizioni di Morini e Oretti. Un vincolo residuo con la Viterbese (dove era tesserato nella passata stagione) potrebbe complicare l’arrivo del transfert internazionale dall’Albania per l’attaccante esterno. Sul centrocampista, invece, si sono ridestate le attenzioni del Nardò che cerca un costruttore di gioco. Da valutare anche l’ipotesi di uno scambio alla pari con Lanzillotta.

Twitter @pietroscogna

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