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Una trentina di ultras della Reggina hanno dato vita nel tardo pomeriggio di ieri ad una violenta rissa tra loro, conseguenza di una precedente rissa scoppiata sabato pomeriggio nello stadio di Vicenza dove la Reggina ha giocato. Sei di loro sono stati arrestati dalla polizia. La rissa è scoppiata nelle vicinanze dello stadio. Una pattuglia della squadra mobile ha notato una ventina di persone armate di bastoni ed alcuni con il casco da motociclista. Contemporaneamente, al 113 sono giunte diverse segnalazioni di una violenta rissa. Sul posto sono state inviate numerose volanti che hanno visto una trentina di persone che si picchiavano per fuggire subito dopo.
Cinque, sono state subito fermate, mentre una sesta persona è stata vista allontanarsi a bordo di un’auto ed è stata rintracciata poco dopo all’ospedale dove era andata a farsi medicare.
Le indagini hanno accertato che due gruppi della tifoseria della Reggina, quelli dei «Boys» e quelli degli «Ultrà Gebbione» si sono affrontati nella zona dello stadio dopo la rissa scoppiata sabato pomeriggio a Vicenza. I sei sono stati arrestati per rissa aggravata, lesioni personali gravi e porto abusivo di armi atte ad offendere. Due di loro hanno riportato ferite giudicate guaribili in 30 giorni.
Gli arrestati sono: Antonio Giustra, di 41 anni, che ha riportato un trauma cranico-facciale con la frattura del naso per il quale si trova ricoverato in ospedale e piantonato; Daniele Cozzupoli (22), che ha riportato un trauma cranico; Gaetano Fabio Cipolla (43); Giuseppe Crisafi (25); Luca Praticò (26), sottoposto al divieto di partecipare a manifestazioni sportive sino al 2012; Massimo Martini (36). Tutti sono già noti alle forze dell’ordine per reati specifici. Gli agenti hanno sequestrato 14 tra bastoni di legno, spranghe di ferro e aste utilizzate per la rissa. Cozzupoli è stato messo agli arresti domiciliari.

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