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di PIERO QUARTO
E’ stato sottoscritto a Potenza, presso il dipartimento per le attività produttive, l’accordo per la proroga fino al prossimo 12 agosto della cassa integrazione straordinaria per i 362 lavoratori della ex Nicoletti salotti di Matera, affidata dal Tribunale di Matera alla curatela fallimentare.
Il provvedimento, che dovrà ora essere approvato dal Ministero, è motivato con la sussistenza di concrete possibilità di riassunzione parziale del personale in vista di manifestazioni di interesse imprenditoriali (affitto o acquisizione) sul sito produttivo.
All’incontro hanno partecipato, oltre a dirigenti della Regione Basilicata e della Direzione provinciale del lavoro di Matera, il curatore fallimentare della Nicoletti, Paolo Porcari, e i rappresentanti delle segreterie territoriali Feneal Uil, Fillea Cgil, Filca Cisl e Ugl.
Il risultato costituisce nei fatti una vera e propria boccata d’ossigeno per i lavoratori della Nicoletti la cui cassa scadeva l’11 febbraio prossimo. Ora partiranno una serie di iniziative per tentare di rianimare il sito produttivo attraverso anche il reimpiego degli stessi lavoratori. «Entro qualche settimana, al massimo entro fine mese il curatore fallimentare definita la situazione creditizia potrà procedere alla pubblicazione del bando per chiedere alle aziende interessate il fitto o l’acquisto parziale dell’azienda», ha spiegato al “Quotidiano” Michele Andriulli della Fillea Cgil, «noi sappiamo che ci sono diverse possibilità che finora sono rimaste solo d’intenti ma che col bando potranno essere formalizzate.
Speriamo poi», aggiunge Andriulli che è anche vicepresidente del Distretto del mobile imbottito, «che lo stesso Distretto possa farsi promotore di un progetto da sottoporre al Ministero per sostenere una serie di piccole aziende pronte a consorziarsi per produrre divani dentro il sito della Nicoletti. E’ un’idea ed una possibilità come ce ne sono altre» aggiunge Andriulli che poi conclude sostenendo: «sono convinto che ci siano manifestazioni di interesse che possano permettere una reindustrializzazione di quel sito, oggi abbiamo ottenuto il massimo fino ad agosto. Poi vedremo».
Soddisfazione per l’accordo raggiunto è stata espressa anche da Mino Paolicelli della Feneal Uil: «non è stato facile arrivare a questa soluzione, c’è stato un’attimo in cui l’intesa poteva anche saltare. Per fortuna gli argomenti di interesse verso il sito hanno permesso alla Regione di rendersi conto della situazione e di arrivare all’accordo. Noi sappiamo che le manifestazioni di interesse sono concrete.
Gli ammortizzatori sociali servono solo per gestire questo periodo transitorio in attesa che si passi all’avviso pubblico con quaranta aziende che si insediano sul territorio. Queste sono tutte notizie positive. Poi c’è il bando Nicoletti», rivela Paolicelli , «aspettiamo manifestazioni ufficiali ma ci sarebbe un gruppo anche importante dell’area murgiana pronto ad investire in quell’area. Aspettiamo di capire cosa succederà».
Diverse le scadenze che attendono ancora il settore del mobile imbottito nelle prossime settimane e che porteranno a tappe forzate fino ad affrontare gli appuntamenti con le casse di Mid e Natuzzi e che terranno con il fiato sospeso centinaia di lavoratori nei prossimi mesi.
La possibilità di migliorare la situazione per i tanti lavoratori del settore che si trovano in difficoltà non è certo dietro l’angolo.
E il riutilizzo e la reindustrializzazione di siti come quello della Nicoletti dovrà inevitabilmente risultare uno dei primi passi da muovere per cambiare la situazione e rimettere in moto una macchina in estrema difficoltà.

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