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«Vedo che ogni volta che si accenna ad uno scambio tra Campania e Calabria, Di Pietro salta su dalla sedia. Ho l’impressione che vorrebbe farlo senza definirlo tale». A dirlo è il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, in un’intervista al Quotidiano della Calabria, rispondendo alle dichiarazioni fatte ieri al giornale, da Antonio Di Pietro.
Loiero è uno dei tre candidati alle primarie del Pd che si svolgeranno domenica. Gli altri sono il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova e il consigliere Bruno Censore. Idv, invece, appoggia l’imprenditore Pippo Callipo sul quale Di Pietro ha chiesto a Bersani di far confluire l’appoggio del Pd.
«Non sono attaccato alla poltrona. Solo che nei miei confronti – ha sostenuto Loiero – è stata sbagliata la tattica. Mi si voleva sbattere fuori dal circuito politico, come se mi si volesse impartire una punizione. Ma se io fossi stato messo fuori di forza, anche con una certa brutalità, lo sa Di Pietro quali conseguenze politiche avrebbe prodotto sull’elettorato? Non mi sono difeso solo per me, mi sono difeso anche per la coalizione. Io sono il capo espiatorio di tutto».
«Io – ha aggiunto – vorrei che l’accordo con Idv ci fosse e lo perseguirò nei fatti, non con le chiacchiere. Ma perchè dovrei mettermi da parte dopo una sola legislatura? Nessuno nel centrosinistra lo ha fatto e a nessuno è stato chiesto. Compiere un’operazione del genere significa dichiarare che questi cinque anni sono stati un fallimento e solo questo ti porta a perdere 4-5 punti. E io non penso affatto che sia stato un fallimento. Al punto in cui siamo non si possono nè interrompere le primarie, nè non tenere conto del loro esito».

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