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di Anna Martino

TITO – Panico tra i cittadini di Tito. A disturbare il sonno degli abitanti di questa piccola comunità, è un gruppetto di ladri, forse due o tre, che si intrufola nella case altrui senza il minimo rumore.
Perché, i malviventi, non hanno nemmeno la decenza di operare in assenza dei padroni di casa. Diversi, infatti, sono stati i malcapitati che si sono trovati degli sconosciuti nel proprio appartamento senza accorgersene. Tra questi, una pensionata di circa settant’anni. Da quanto raccontato da alcuni suoi compaesani pare che la donna, sola in casa, sia stata accecata dalla luce di una torcia che le era stata puntata in faccia. Per lo spavento, la poveretta è svenuta. Al suo risveglio, una triste sorpresa era pronta ad accoglierla: era stata derubata, di tutto. Gioielli, contanti, la casa sottosopra e lei non aveva più niente, se non un grande spavento e la consapevolezza di essere ancora tutta intera.
Questo è quanto raccontano i testimoni, che sono davvero tanti. Sembra, infatti, che i furti da gennaio ad oggi siano stati 16. Un numero cospicuo, in rapporto ai residenti. Nel mirino degli scassinatori, le abitazioni del centro storico soprattutto. Saverio è uno degli sventurati. Una quindicina di giorni fa esce con la moglie incinta, per delle commissioni. Si trattengono fuori casa per circa tre ore, dalle 17 fino alle 20, l’arco di tempo in cui si sarebbero maggiormente verificati i furti. Al rientro, trovano la finestra della loro abitazione privata manomessa con un cacciavite piatto.
A quanto pare, anche gli altri furti sono avvenuti con la stessa modalità. All’interno, l’appartamento è completamente a soqquadro. Vestiti buttatati qua e là, cassetti aperti. Hanno portato via una videocamera, gioielli per un valore di circa 5 mila euro e 300 euro di contanti. Manca addirittura la federa di un cuscino «nella quale – sostiene Saverio – probabilmente hanno messo la refurtiva». Molte delle cose rubate sono state prese dalla cassaforte, aperta con l’apposita chiave «trovata – afferma – rovistando tra i nostri affetti personali».
Il primo pensiero di Saverio, al momento, va alla moglie e al suo bambino. La sua preoccupazione è che lo spavento possa aver danneggiato entrambi. Fortunatamente, è andato tutto bene. La donna ha partorito pochi giorni dopo come previsto e senza alcun problema. La settimana successiva al furto, inoltre, Saverio ha ritrovato abbandonati a pochi metri dall’abitazione, dei buoni fruttiferi «che non potevano cambiare» e le scatole in cui erano custoditi i gioielli. Dalle testimonianze di chi i ladri se li è trovati di fronte, sembrerebbe che questi si introducono non solo senza far rumore ma anche a volto scoperto.
Sono sulle loro tracce le forze dell’ordine, che da alcuni giorni pattugliano in divisa e in borghese la città. Intanto in paese la paura dilaga. Ha deciso di farsi portavoce di questo stato d’animo la Camera del lavoro di Tito, a cui i cittadini si sono rivolti perché venisse fatto un appello alle istituzioni. «A chi di competenza – afferma Vito Criscio, rappresentante della Camera del Lavoro – chiediamo che si intensifichino i controlli e che si faccia qualcosa perchè la gente, qui, è davvero terrorizzata».

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