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di SALVATORE SANTORO
POTENZA – Una sorta di braccio di ferro. E’ quanto emerge dagli incontri tra i segretari di partito che sostengono Vito De Filippo per la riconferma come presidente della giunta. La questione oramai è appiattita sulle scelta dei candidati del listino. In pratica durante il vertice che si è svolto giovedì sera nella sede del comitato elettorale di De Filippo (cominciato verso le 20 e terminato dopo le 23) c’è stato il confronto di idee su come deve essere composta la lista maggioritaria regionale collegata al candidato presidente. Intorno al tavolo tutti i maggiorenti della coalizione di centrosinistra compresi Agatino Mancusi dell’Udc e Vilma Mazzocco dell’Api.
Per De Filippo e il Partito democratico, la cui posizione è stata spiegata in maniera dettagliata dal segretario regionale Roberto Speranza, nel listino si deve dare spazio a personalità di primo piano della società lucana. Candidati non direttamente collegati ai partiti. Il ragionamento è stato portato avanti dallo stesso Vito De Filippo, che diversamente dalle altre riunioni ha aperto gli interventi. Le volte scorse era stato Roberto Speranza a relazionare per primo. Per il candidato governatore del centrosinistra la necessità oggi è quella di non “smentire” lo sforzo politico messo in campo dal consiglio regionale che aveva approvato all’unanimità l’abolizione del listino. In pratica secondo De Filippo la scelta di candidare personalità della società civile sarebbe il giusto proseguio all’abolizione poi ritirata dopo la decisione del governo di impugnare la riforma elettorale davanti la Corte costituzionale. Secondo le fonti, durante il vertice De Filippo avrebbe spiegato che un passo indietro verso la scelta di candidato di partito in linea con il recente passato non sarebbe un buon segnale verso tutta quella parte di opinione pubblica lucana che aveva salutato con favore la decisione di abolire del tutto lo strumento del listino.
Secondo le indiscrezioni però, questa linea non sarebbe condivisa dall’Udc e dai partiti della sinistra che avrebbe espressamente chiesto un posto nel listino.
Sulla stessa linea anche se in maniera meno esplicita è stata la posizione, sempre secondo le autorevoli indiscrezioni, di Michele Radice dell’Idv. Per Antonio Potenza dei Popolari uniti invece, la questione sarebbe più legata ai parametri di scelta per individuare questi “alti profili” della società civile.
Non si è epresso dichiaratamente a favore della linea di De Filippo anche il segretario regionale del Partito socialista, Donato Salvatore. Ma la situazione in questo caso sembra legata alle scelte sul sindaco di Avigliano con Salvatore interessato direttamente dalle scelte del Pd (vedere articolo in pagina). Completamente a favore di una scelta slegata dai partiti si sarebbe detta Vilma Mazzo dell’Api. Tutto in ogni caso è rimandato a domani per l’aggiornamento del vertice. Non è escluso che De Filippo possa farsi direttamente garante di una scelta in linea con l’abolizione tantata del listino.

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