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“Io non so se ci fossero state le primarie nel centrodestra, se la scelta sarebbe ricaduta su Scopelliti. Io sono contento che sia lui, ma devo dire con estrema franchezza che se avessero potuto scegliere il sospetto che non era lui c’è e c’è tutto”. Il presidente della Regione Agazio Loiero, esponente del Pd, ha commentato in questo modo le critiche arrivate dal centrodestra rispetto alle elezioni primarie che il centrosinistra sta tenedo oggi in Calabria.
Loiero, candidato alle primarie, ha aggiunto che “gli avversari parlano di farsa e li capisco pure, poveretti, anche loro avrebbero voluto scegliere un presidente e non hanno potuto farlo perché Scopelliti lo ha scelto Berlusconi”. Quindi l’analisi della situazione interna alla propria coalizione.
“Noi come centrosinistra – ha dichiarato Loiero – siamo fin troppo dialettici, spesso ci sono conflitti tra noi, perà la posta in gioco è altissima. Scegliere il presidente della Regione, con tutto il rispetto della categoria, non è scegliere un revisore dei conti. E’ uno che guiderà la Regione ed è importante scegliere una persona che almeno aggrada al partito e alla coalizione. Vogliamo ricordare che queste primarie sono aperte alla coalizione. Lo vogliamo scegliere noi il presidente. Diciamo la verità, verso queste primarie ho spinto io in maniera decisa. Ero un presidente di prima legislatura e sarebbe stato oltremodo faticoso negarmi una seconda legislatura, perché non è stato fatto in nessuna regione italiana. Sono stato io a chiederle, il Pd si è dato questo strumento e sarà sempre più diffuso. Sono convinto che sarà anche lo strumento che regolerà la scelta dei candidati al Parlamento della Repubblica. E c’è anche una ragione molto più forte rispetto alle regionali – ha sostenuto il governatore – perché un Parlamento nel quale puoi accedere a secondo della posizione che hai in lista, un minimo di scelta sul territorio la vuoi fare o no? Io sono sicuro che sarà questo lo strumento che regolerà tutti i nostri rapporti”. In attesa dei risultati di oggi Loiero ha sottolineato che “è una scelta democratica e oggi è una festa democratica. La gente verrà a votare, speriamo anche in buon numero, perché magari il brutto tempo, o la delusione perché le avevamo indette altre due volte e poi le abbiamo cancellate possono penalizzare la partecipazione. Speriamo che tutti questi handicap vengano superati per trovare entusiasmo. Tenete conto che in Umbria ha votato il 10%, in Puglia dove c’è stata la grande affermazione di Vendola hanno votato in 190 mila su una popolazione di 4 milioni e mezzo. Speriamo – ha concluso – di essere in questi parametri”.

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