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di ROSSELLA MONTEMURRO
«CREDO moltissimo nell’amore: nell’amore in senso stretto, tra due persone, e nell’amore universale verso tutti e verso tutto.
Cercherò sempre di professare questo valore che secondo me non deve passare di moda.
E’ un istinto “animale”: ti capita sempre di avere un occhio speciale per una persona e a volte quella persona si concretizza nel tuo amore. Credo che ci debba essere più amore nella vita di tutti i giorni».
Arisa ha cambiato look ma non ha rinunciato al tema che le ha portato fortuna lo scorso anno, l’amore. Lo conferma raggiunta telefonicamente ieri sera, subito dopo le prove.
«Può scoppiare in un attimo il sole/tutto quanto potrebbe finire/ ma l’amore, ma l’amore no/anche i prati rinunciano ai fiori/perchè i fiori hanno perso i colori/ma l’amore, ma l’amore no/resta la speranza di cambiare/come la paura di dover restare». Sono alcuni versi di “Malamorenò”, il brano con cui Arisa si presenta alla sessantesima edizione del festival di Sanremo.
In primo piano, quindi, nel testo della cantante di Pignola, ci sono di nuovo i sentimenti, così come era accaduto con “Sincerità”, canzone che le è valso il primo posto nella categoria “Proposte 2009” a Sanremo.
“Malamorenò” è anche il titolo del nuovo album (prodotto dalla Warner) della cantante di Pignola, che uscirà il prossimo 19 febbraio.
Via il caschetto e i vestiti che la facevano somigliare ad un’educanda anni Trenta a favore di un’acconciatura sbarazzina, tutta riccioli, e di uno stile un po’ meno castigato. «Mi vedrete con una “cosa normale”, una giacca e una gonna – confida riferendosi alla “mise” della serata – E avrò le treccine».
Da Pignola la raggiungeranno genitori e le sorelle mentre dalla Sicilia arriveranno i suoceri.
Non le sarà accanto sul palco Giuseppe Anastasi, il fidanzato storico (la seguirà nel backstage), ma al suo posto ci saranno le sorelle Marinetti, al secolo Nicola Olivieri, materano doc, Andrea Allione e Marco Lugli.
«Quando sono salita sul palco per fare le prove, ho avuto davvero paura. Mi sono emozionata molto: avendo vinto l’anno scorso, questa volta sento una responsabilità un po’ più grande», afferma Arisa.
E, in serata, prima di cantare, nessun gesto scaramantico ma tanta fede: «Farò il segno della croce».

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