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Aggiorno il post in diretta. Pare che molti cittadini ausonici siano rimasti “allibiti”  alla notizia della candidatura della sessantenne ei fu molte cose, Cicciolina, al secolo Ilona Staller. “Una vergogna” tuonano. Gli altri attendono.
Che la vergogna l’è morta. Al pari della pietà. 
Allego il link con le ultime news in dettaglio. 
 No, non ho avuto paura del serpente, perché il serpente è più sincero di alcuni politici (Cicciolina)

LA notizia è tale nella sua follia che merita, per acclamazione, un post sul blog.
La donna col pitone ha detto sì. La ei fu parlamentare e pensionata d’oro, la ei fu pornostar (semi redenta), l’ei fu bionda naturale con trecce e sguardo di fuoco, ha deciso di rifarlo.
Cicciolina, sessant’anni (e rotti) sulle spalle, se portati bene è da vedersi, ha deciso di (ri)scendere in campo. 
E potrebbe essere uno tra i futuri candidati sindaco della ridente cittadina ionica, tutta clementine e calciatori, Corigliano Calabro.
Per chi non sapesse, o avesse dimenticato, il comune di Corigliano fu sciolto, nel giugno del 2011 per sospette infiltrazioni mafiose. Testualmente recitava il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro Maroni (ei fu ministro, anche lui): “Il Cdm dichiara lo scioglimento del Consiglio comunale di Corigliano Calabro (Cs), causa riscontrate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata”.
Dalla ‘ndrangheta (presunta) alla fregna (un tempo) il passo sembra essere stato breve. 
La notizia è nebulosa a dire il vero, cioè non è proprio chiaro se Cicciolina (al secolo Ilona Staller) si candiderà direttamente a sedere (gambe aperte) sullo scranno da prima cittadina o il suo partito (sì, ha un nuovo partito) sarà solo di “appoggio”. 
A un altro candidato. A sindaco. 
 Insomma dopo aver  abbandonato il progetto politico delle amministrative di Monza,  la Staller si candiderà comunque alle politiche del prossimo anno. Il nome del nuovo “partito dell’ammore”, ma sono lontani i tempi della compianta Moana Pozzi, è  “Dna – Democrazia Natura Amore”. Tra i  fondatori e leader, Cicciolina, già deputato radicale, e Luca Di Carlo, il legale che ha difeso, tra gli altri, Michael Jackson e meglio conosciuto come «l’avvocato del diavolo».
 Nel simbolo del «partito» Cicciolina, avvolta in un tricolore e in posa come a riprodurre la Statua della Libertà. Nella mano sinistra una fiaccola tricolore. «Liberty» e il Tricolore, «entrambi simboli di una Nazione e di un Popolo che possono e devono volare in alto», affermano gli animatori del Dna (fonte Sole 24 ore). Altro che uccelli paduli, insomma. Qui si vola alto. 
Del resto, come ebbe a dire Giorgio Faletti: Cicciolina è stata l’unico politico italiano a farsi fare quello che gli altri uomini politici hanno fatto agli italiani. 
Il comunicato stampa di presentazione è roboante. Roba davvero da serpenti intorno al collo, e non solo.  Il DNA si presenta niente popò di meno che come un  “Terzo Stato”  all’interno dello Stato e per lo Stato, “poiché – si legge nella nota –  è al di sopra di ogni interesse e contrapposizione di partito politico ma per l’interesse sociale e quindi nazionale. A breve sarà comunicata un’agenda ufficiale di eventi e aperta la campagna iscrizioni a questa vera novità nel panorama politico nazionale: un Movimento nato dall’esigenza di guardare al futuro dell’Italia in modo positivo e per la Libertà e dando risposte concrete alle istanze che provengono dal Popolo, oggi sempre più oppresso da tasse ed impositivi e non rappresentato dall’attuale classe politica ed istituzionale”
 Come ci ricorda Luca Latella, nel suo articolo uscito stamattina nella versione cartacea de Il Quotidiano, il nome di Cicciolina fu fatto da un  movimento di “ggiovani coriglianesi”. Giovani sconosciuti ai più in città. Ma sufficientemente noti per essere comunque stati in grado di contattare Ilona e convincerla (a botte di parole, immaginiamo) ad affrontare l’agone politico coriglianese. 
Piazza notoriamente calda. Bollente, d’ora in poi. 
 Nota di colore nell’87 Cicciolina prese la bellezza di 2omila preferenze. 
Seconda solo a Pannella nel partito dei Radicali. Riflettete genti di Corigliano che lanciate provocazioni. 
Potrebbero essere colte.

ps per la foto cito Carlà: “Amarcord. Quando sotto la tunica batteva ancora un muscolo rosso” @CarlaMonteforte
Nello scatto i tempi gloriosi della militanza di Rutelli nei Radicali e la prima e sempre gloriosa candidatura di Cicciolina. 
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