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Febbre di maggio, salute per tutto l’anno (detto popolare)
Che poi questa cosa della febbre di stagione non sarebbe male, se non fosse per il fatto che stai male. 
Non sarebbe male perchè hai un sacco di tempo per pensare. Oddio, troppo tempo per pensare. Che poi ti vengono i pensieri.
Sulla tua vita. Le cose, il lavoro. Il non fatto, il da fare. Il mondo che ti circonda. La crisi. La pensione che non prenderai. 
Le piccole grandi ingiustizie che sei costretta a subire. La meschinità. Le pigole rosicone (ce stanno, ce stanno, ma mia nonna sa togliere il piccio, quindi sucate)
A tuo padre che in fondo poteva pure  fare  il politico (che magari ora mi aveva sistemata e stica alle polemiche). 
Ai chili di troppo che manco per quest’anno buttererai giù. Al tuo amore lontano. Alla tinta da rifare (e porca paletta ma mi crescono solo i capelli bianchi?). 
Alle cose che avresti  potuto scrivere, ma che ti sei persa per indolenza e rabbia. Alla ceretta.
Al caldo. E mannaggia alla pupazza è maggio (meno uno) a luglio che faccio me squajo?
Al quid. In più o in meno. A Beppe Grillo che le spara sempre più grosse e tu devi stare lì a litigare con i fan, i duri e puri, gli arrabbiati che girano con la verità stretta nel taschino. A Silvio che non c’è più (al Governo), ma è come se non se fosse mai andato (e grazie, grazie Repubblica per ricordarcelo ogni santo, santissimo giorno) 
Ai follower che mi defollouano (perchè?perchè?perchè?)
Alla prossima valigia da fare, e su al Nord che tempo fa? Che le previsioni ci  prendono ma anche no. 
Al primo maggio che è festa (ma poi ‘sti negozi, li tentiamo aperti o no?). E aprile che è un mese crudele ma tanto è finito.
E tu sei  malata. E ti intristisci tutto di un botto. E quindi stai male e sei triste. Gesù che cosa da deprimersi. 
Nel mezzo starnutisci senza sosta. E hai gli occhi rossi da coniglio, le occhiaie, il naso che cola e il colorito giallognolo (tipico dello stato di malata), le ossa rotte, il mal di testa, la febbre ballerina. E il divano, e la copertina che fa caldo ma io c’ho freddo. 
Insomma ‘sta cosa della cosa della febbre di stagione non sarebbe male, ma è male.
Anche perchè appena inizi ad abituarti all’idea di stare male, guarisci. 
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